Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme ai ministri Speranza e Cartabia, ha spiegato in diretta le questioni discusse nel consiglio dei ministri di oggi e le regole che entreranno in vigore con il nuovo decreto legge. In particolare, il Ministro Speranza ha delineato le norme riguardanti il green pass, che da agosto sarà obbligatorio per accedere ai bar e ai ristoranti al chiuso.
“L’economia italiana va bene, l’Italia si riprende a un ritmo superiore rispetto ad altri paesi europei“, ha accennato Draghi. “La variante Delta è minacciosa perché si espande molto più rapidamente: abbiamo imparato però che senza reagire subito, la realtà che appare distante e appartiene ad altri paesi si presenta subito da noi.
I provvedimenti che abbiamo preso sono importanti perché introducono l’utilizzo del green pass su base piuttosto estensiva. Il merito di questo miglioramento finora è stato essenzialmente della campagna vaccinale. Oltre la metà degli italiani ha completato il ciclo e 2/3 ha ricevuto almeno una dose”, spiega ancora Draghi.
Assistiamo quindi a un forte miglioramento, come evidenziano anche i dati. Alcune proiezioni vedevano oltre 1000 decessi giornalieri a metà luglio: si trattava di previsioni fatte su una realtà molto peggiore di quella che vediamo noi oggi.
Il Ministro Speranza ha quindi spiegato che il contenuto del decreto appena approvato ruota attorno a tre questioni fondamentali. La prima è la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. La seconda è la modifica dei parametri che consentono il cambio di colore alle regioni.
Fino a pochi mesi fa il parametro prevalente era l’Rt, ora è stato riconosciuto nell’incidenza. Tuttavia, il parametro principale per decidere la fascia di appartenenza delle regioni sarà il tasso di ospedalizzazione. Le regioni in zona bianca passeranno in gialla solo se tasso di occupazione delle terapie intensive supererà il 10%.
Con il nuovo decreto legge, il green pass diventa obbligatorio per accedere ad alcuni servizi, tra cui: servizi di ristorazione al chiuso, spettacoli aperti al pubblico, musei e altri luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere; fiere e sagre; le attività di sale gioco, sale scommesse e casinò; le procedure concorsuali.
“Vogliamo evitare che una nuova crescita del contagio porti a chiusure generalizzate, e la vaccinazione è la strada principale se vogliamo provare a metterci alle spalle la stagione che abbiamo vissuto“, spiega Speranza.