Dopo 100 anni, il 2 agosto aprirà la Casa Museo Enrico Caruso



Il 2 agosto 2021 ci sarà l’inaugurazione della Casa Museo Enrico Caruso
(Via Santi Giovanni e Paolo, 7, Napoli). Dopo cento lunghi anni, infatti, finalmente il prossimo 2 agosto la casa natale del celebre artista partenopeo verrà aperta al pubblico, diventando così una sorta di Museo di uno dei più importanti tenori al mondo.

Questa conquista è stata resa possibile dalla passione di tre napoletani innamorati della propria terra e di Caruso, che ne incarna magistralmente le matrici più nobili e profonde. Così, Armando Jossa, Raffaele Reale e Gaetano Bonelli, si sono ritrovati a condividere un progetto fatto di bellezza, cultura e tanta voglia di riscatto con la comune volontà di voler donare uno spazio alla città di Napoli volto alla commemorazione del maestro Caruso.

Questo lavoro di squadra, si è avvalso inoltre, del prezioso quanto determinante contributo della famiglia Caruso, dello storico carusiano Guido D’Onofrio e del comm. Aldo Mancusi, il quale dando seguito ad un suo antico sogno, ha inteso destinare alla Casa Museo svariati reperti provenienti dall’Enrico Caruso Museum of America di Brooklyn.

Grazie a questo generoso apporto, nella Casa Museo sarà possibile ammirare testimonianze appartenute al mitico Caruso, quali fotografie, lettere, caricature, dischi, locandine e programmi, un grammofono dei primi anni del ‘900, ed alcuni cimeli, tra gli altri, il suo bastone da passeggio e biancheria in lino recante l’elegante ricamo delle sue iniziali.

Raffaele Reale, Presidente dell’Associazione “Casa Museo Enrico Caruso APS” nonché titolare della storica casa ha dichiarato: “In questo quartiere sono nato ed è qui che svolgo il mio lavoro, pertanto sono legatissimo a questi luoghi e mi dico a tal fine felice ed orgoglioso, di aver sottratto dall’oblio questi ambienti indissolubilmente legati alla figura di un grande napoletano che ha onorato la sua città”.

Soddisfazione condivisa dal maestro Armando Jossa, direttore artistico della Casa Museo, il quale afferma: Per me che da sempre promuovo Enrico Caruso, anche attraverso un premio a lui dedicato, è il sogno di una vita che si realizza. Il coronamento di un impegno volto a concorrere alla crescita di questo quartiere, che sicuramente trarrà beneficio da questa iniziativa culturale che contribuirà a dare un’immagine diversa, la più autentica, dello stesso”.

Anche Gaetano Bonelli, direttore del “Museo Caruso”, non nasconde il suo entusiasmo: “Grazie ad un lavoro sinergico, nato dall’amore e dalla dedizione verso questa straordinaria città, è stato possibile dar vita ad un’iniziativa della quale se ne sollecitava la realizzazione da svariati lustri, così anche la sua adorata Napoli, renderà il giusto tributo al napoletano più famoso ed acclamato in ogni latitudine”.

L’iniziativa si è avvalsa inoltre del contributo del prof. Carlo Postiglione, presidente dell’associazione culturale Megaris, che ha donato ventuno pannelli esplicativi, frutto di una sua ricerca storica ed iconografica, con i testi del compianto Prof. Aldo De Gioia, che saranno collocati all’ingresso della casa museo.

 


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