GreenPass per i non vaccinati in vendita a 100 euro: come funziona la truffa su internet
Lug 26, 2021 - Andrea Peluso
Rilascio del GreenPass online in cambio di denaro: si tratta della nuova truffa che circola in rete da un po’ di tempo. Da alcuni giorni, infatti, su Telegram è possibile imbattersi in una pagina chiamata proprio “Greenpass Ufficiale“. Un link che, in cambio di €100, garantirebbe il rilascio del certificato che attesti l’avvenuta e completa vaccinazione contro il Covid-19.
Una truffa che sa di banale, se ci si ferma a pensare. Tuttavia, sono ben 102.658 gli iscritti alla pagina protagonista della vicenda. Inoltre, continuando a scorrere nella pagina del canale, è possibile leggere che sarebbe l’unico in grado di offrire il rilascio del “QR Code” in Europa. Ovviamente, il rilascio stesso avviene per vie illegali, eludendo con maestria i controlli, arrivando ad offrirlo anche a coloro che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose del vaccino. Come scrivono orgogliosamente gli amministratori della pagina, infatti, “non sarà necessario fare alcun tampone, né vaccinarsi”. Ciò che è necessario è essere in possesso di documenti di riconoscimento in corso di validità.
Truffa del GreenPass, il pagamento anche in buoni Amazon
Sul sito della pagina Telegram si legge: “I nostri documenti sono reali e rilasciati dagli entri preposti. Non vi è rischio di denuncia né di essere scoperti come molti ci hanno chiesto. I nostri sono documenti reali e pertanto muniti di regolare QR attivo e scansionabile.” Ovviamente, i mezzi con il quale è possibile ottenere la certificazione verde, “per ovvie ragioni, è tenuta privata”. Il servizio offerto, come ci si può aspettare, non è assolutamente gratuito, ed è a questo punto che si comprende che si tratta proprio di un imbroglio. I pagamenti, infatti, oltre a poter esser effettuati in contanti e Bitcoin, la moneta digitale, posso avvenire anche tramite buoni Zalando, Amazon o Playsafecard.
Preoccupa invece la richiesta di documenti personali, come tessera sanitaria, carta d’identità o passaporto. Che si tratti di una truffa ben più grande di una semplice ‘promessa non mantenuta’? Che ci sia il rischio di un furto di identità personali? Grande anche la preoccupazione che da tale truffa possano aumentare i rischi legati a nuove frodi informatiche. La Polizia Postale è attualmente alla ricerca di chi si nasconde dietro alla pagina Telegram, e quindi dietro tutto ciò. Si raccomanda intanto la massima attenzione, in attesa che arrivino i primi risultati delle indagini.