Mostra del Cinema di Venezia: Sorrentino e Martone candidati al Leone d’Oro con due film su Napoli
Lug 26, 2021 - Martina Napolano
Due grandi candidature per Paolo Sorrentino e Mario Martone, in gara alla Mostra del Cinema di Venezia con due film su Napoli. Paolo Sorrentino ha scelto, con il suo film, di ritornare da dove è partito, la città della sua infanzia: la Napoli di Diego Armando Maradona, della quale custodisce un grande ricordo, portandolo con lui anche al Festival di Cannes sulla sua mascherina anti-Covid.
A 20 anni dal primo film ‘L’uomo in più’, con Tony Servillo, come protagonista, Sorrentino ha deciso di dare vita ad una produzione quasi autobiografica raccontando la sua famiglia, lo sport, il cinema, l’amore e la perdita nella storia di Fabietto, un ragazzo della Napoli degli anni ’80.
Il film si intitola ‘È stata la mano di Dio‘ ed è prodotto da Lorenzo Mieli e lo stesso Sorrentino, in collaborazione con The Apartment. Uscirà nei cinema selezionati e su Netflix nel 2021. Nel cast troviamo Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Enzo De Caro, Massimiliano Gallo.
Stessa sorte per Mario Martone, abituato alla grande scena della Mostra del Cinema di Venezia, in cui debutterà il suo nuovo film ‘Qui rido io‘. Il film racconta la vita di Eduardo Scarpetta, comico, attore e commediografo della Napoli di inizio ‘900: uscirà il 9 settembre ed è distribuito da 01 e prodotto da Indigo Film con Rai Cinema.
Ad interpretare Eduardo Scarpetta sarà Tony Servillo e nel cast ci saranno Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Roberto De Francesco, Lino Musella, Paolo Pierobon, Gianfelice Imparato e Iaia Forte.
Martone ha così raccontato il suo film all’Ansa: “Per tutta la vita il grande Eduardo De Filippo non volle mai parlare di Scarpetta come padre, ma solo come autore teatrale. Quando suo fratello Peppino lo ritrasse spietatamente in un libro autobiografico, Eduardo gli levò il saluto per sempre“.
“Venne intervistato poco tempo prima di morire da un amico scrittore. Ormai siamo vecchi, è il momento di poterne parlare, Scarpetta era un padre severo o un padre cattivo? La risposta fu ancora sempre e solo questa: era un grande attore. Qui rido io, è l’immaginario romanzo di Eduardo Scarpetta e della sua tribù“