I Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari da ormai due mesi stanno portando avanti una battaglia contro l’inquinamento del litorale domizio-flegreo. Le attività di controllo sono state svolte con l’utilizzo di droni, che hanno permesso di rilevare la presenza di rifiuti illeciti sversati dalle imprese che si trovano nelle vicinanze del litorale marino.
Si contano 36 impianti produttivi potenzialmente impattanti sulle acque. In particolare negli ultimi due mesi i Carabinieri, supportati dai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dell’Arma territoriale, con l’aggiunta della sua componente navale e subacquea, lungo il litorale domizio–flegreo (Bacoli, Licola, Pozzuoli, Giugliano in Campania) e presso il porto di Napoli, hanno:
-controllato 36 cantieri nautici; denunciato 28 persone alla A.G. partenopea;
-individuato 22 scarichi abusivi, alcuni dei quali opportunamente cementati;
-effettuato 13 sequestri tra scarichi abusivi, rifiuti da attività di rimeggio, impianti e apparecchiature, nonché alcune aree di cantiere, utilizzate quale sito di stoccaggio illecito di rifiuti.
Nel corso di uno dei controlli presso un cantiere nautico di Licola di Pozzuoli, i militari del NOE di Napoli hanno scoperto tre giovani di Pozzuoli che facevano una richiesta di estorsione al titolare del cantiere. Ciò sarebbe avvenuto nel mese di dicembre 2020, a ridosso delle festività natalizie. La richiesta era di 2000 euro, al quale l’imprenditore, intimidito ha risposto versando una prima rata da mille euro. Il 18 giugno, in seguito alle successive indagini, sono stati presi provvedimenti cautelari restrittivi nei confronti dei tre ragazzi.
Il lavoro svolto dai militari del NOE Napoli non si ferma qui, sono stati infatti scoperti in due tra i più grandi cantieri navali della città di Napoli, almeno tre condotte che scaricano a mare su cui sono in corso accertamenti.
In sintesi, gli accertamenti condotti, su questo significativo campione, e i primi esiti analitici, hanno dunque permesso di avere conferma delle principali violazioni di carattere ambientale:
-scarichi di reflui industriali effettuati illegalmente da aziende che approfittano delle avverse condizioni meteo;
-scarichi di acque meteoriche di dilavamento, provenienti dai piazzali esterni cantieri nautici;
– assenza di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per i cantieri che effettuano attività di verniciatura delle imbarcazioni;
-illecito stoccaggio e illecito smaltimento dei rifiuti, provenienti dalle lavorazioni delle imbarcazioni
-attività di edificazione abusiva.