Mai più tragedie come il Ponte Morandi. È stata istituita una Commissione tecnica di alto profilo tecnico per definire i criteri di sicurezza e gli interventi di manutenzione da effettuare sulle strutture dei ponti in calcestruzzo armato precompresso e ordinario presenti nel nostro Paese. Il decreto è stato firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini a fine di migliorare la sicurezza di strade e autostrade monitorando ponti e viadotti, per scongiurare episodi simili alla tragedia avvenuta il 14 agosto 2018, quando improvvisamente un tratto del viadotto sul Polcevera, tratto del famosissimo Ponte Morandi, crollava provocando la morte di 43 persone, tra cui quattro giovani di Torre del Greco.
La scelta di istituire una Commissione nasce dalla considerazione che molte opere strutturali sul territorio italiano sono state realizzate parecchi anni fa, prima delle normative attualmente in vigore in materia di progettazione ed esecuzione di opere, pertanto è opportuno verificare periodicamente il loro stato di conservazione.
Commissione tecnica: le parole del Ministro Giovannini
“In Italia un numero significativo di ponti, viadotti e altre opere stradali è datato indietro nel tempo, è stato realizzato oltre 50 anni fa” – ha spiegato il Ministro Giovannini illustrando gli obiettivi della Commissione. “Oggi è necessario procedere ad un aggiornamento dei criteri e delle modalità per eseguire i controlli e la manutenzione. Migliorare la sicurezza delle opere stradali anche in considerazione delle nuove tecniche di costruzione e di monitoraggio – ha aggiunto il Ministro – è una priorità del Mims, anche a fronte degli eventi atmosferici di grande portata che si stanno verificando sul pianeta e che sono il chiaro segnale di cambiamenti climatici in atto”.
La Commissione, presieduta dall’ingegnere Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici e composta da professionalità tecniche di comprovata esperienza del settore delle costruzioni, è incaricata di procedere ad un’ampia attività valutazione tecnico-ingegneristica sulle modalità di esecuzione delle indagini che possono essere effettuate per valutare lo stato di conservazione dei ponti e viadotti nel secolo scorso in cemento armato, sulle possibili modalità per interventi di manutenzione, sulle opportunità fornite dalla evoluzione dei materiali e delle tecniche di monitoraggio delle opere strutturali. La Commissione elaborerà i criteri per disporre un piano straordinario per migliorare le varie infrastrutture. Si farà appello alle moderne tecniche per il consolidamento delle opere d’arte esistenti o per la ricostruzione di infrastrutture varie da realizzarsi con tecniche che tengano conto dei possibili eventi ambientali, idrogeologici, sismici e climatici. Entro tre mesi dal suo insediamento la Commissione fornirà al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili una relazione sulle attività eseguite e le relative conclusioni.