NAPOLI – Giostre rotte, bambini in lacrime in attesa di due soli posti per le altalene, rifiuti ovunque e pavimento sconnesso che fa perdere l’equilibrio persino ai grandi. Si presenta così il Parco Mascagna, uno dei pochi luoghi verdi del Vomero destinati ai più piccoli. I Giardinetti di Via Ruoppolo sono infatti un punto di ritrovo fisso per chi vuole far svagare e prendere un po’ d’aria ai propri figli. Un piccolo polmone verde in mezzo a tanti palazzi e cemento che però da anni versa in uno stato di abbandono e degrado.
Nonostante le numerose segnalazioni e appelli da parte dei genitori, nessun consigliere o candidato sindaco ha deciso in questi mesi di fare qualcosa per rendere il parco più alla portata delle famiglie. Un vero peccato per dei giardini che sono dedicati alla memoria di Marco Mascagna, un uomo che ha fatto di tutto per proteggerli. Anni fa infatti al posto del Parco doveva sorgere un parcheggio ma Marco si fece legare ad un albero: “Non ti lascero’ portare via!“. E da allora quel Parco prese il nome di ‘I Giardini di Marco’. Un bene prezioso per tutti i residenti che però va tutelato e messo in sicurezza.
Le foto infatti parlano da sole e vedono rifiuti gettati ovunque e alberi pericolanti.
Uno solo lo scivolo funzionante ma sprovvisto di grate laterali e pericoloso per bimbi piccoli, oltre a essere non pulito. Nel tubo infatti si trovano carte e merende abbandonate.
Le comunali si avvicinano e tra i tanti proclami elettorali manca uno dedicato al verde e ai parchi cittadini. A metà giugno proprio fuori al Parco Mascagna il Comune, alla presenza del sindaco de Magistris e di Alessandra Clemente, aveva inaugurato Largo Mario Abbate. Nessuno però si è accorto delle condizioni in cui versano i Giardinetti, a pochi passi dalla targa messa in ricordo del grande interprete della musica partenopea. L’appello dei residenti è quindi rivolto al mondo della politica, e specialmente alla ‘vomerese’ Alessandra Clemente, che si è candidata come sindaco della città. Ancora una volta il Parco Mascagna non può morire e qualcuno deve intervenire per combattere questo degrado. Bisogna agire al più presto, per il bene dei più piccoli.