Nuovi risultati emergono da una ricerca sul vaccino Moderna: lo studio Cove di fase 3 dimostra che Moderna ha un’efficacia del 93% contro il Covid che dura fino a 6 mesi dopo la seconda dose.
Una parte della ricerca di Moderna è stata dedicata anche alle varianti. Risposte anticorpali importanti sono state osservate sia contro il ceppo D614G del coronavirus pandemico sia contro le varianti più discusse e preoccupanti, tra cui la brasiliana Gamma, la sudafricana Beta e l’indiana Delta.
Moderna ha ricevuto l’autorizzazione per l’uso del suo vaccino negli adulti di più di 50 Paesi, e ha avuto il via libera anche per adolescenti dai 12 anni in su in UE e Giappone. Il primo giugno la società ha avviato il processo per la domanda di licenza biologica (BLA) negli Usa, e prevede di riceverla entro agosto.
Secondo i piani alti di Moderna, però, è probabile che nel prossimo inverno possa essere necessaria una terza dose di vaccino a causa del diffondersi della variante Delta, altamente contagiosa, ma con un rischio molto basso di mortalità. Inoltre, Moderna starebbe studiando un vaccino Covid di nuova generazione, mRna-1283, potenzialmente stabile in frigorifero, qualità che potrebbe facilitarne la distribuzione e la conservazione.
Il Ceo di Moderna, Stéphane Bancel, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato a preparare studi in fase avanzata per il nostro vaccino antinfluenzale e per quello contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) e guardiamo avanti alla nostra visione di una singola dose di richiamo annuale che fornisca protezione contro Covid, influenza e Rsv per gli adulti. Crediamo che questo sia solo l’inizio.“.