Dal 6 agosto 2021 è entrato in vigore l’obbligo del green pass per poter accedere ai luoghi pubblici al chiuso. Il documento, nello specifico, è obbligatorio per entrare nei bar e nei ristoranti al chiuso, nelle piscine, nelle palestre, per poter partecipare a spettacoli, andare nei cinema e nei centri termali, e altro ancora.
Il primo giorno in cui è entrato in vigore (venerdì) è andato tutto abbastanza bene. Poi però nel fine settimana ci sono stati i primi clienti ed esercenti che non hanno rispettato la normativa, non chiedendo ai propri clienti di visionare il green pass all’ingresso del locale in modo da verificare, tramite apposita app, che siano vaccinati, motivo per cui sono stati multati dato che il decreto stabilisce che: “I titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi avvenga nel rispetto delle prescrizioni”.
La Polizia Municipale di Napoli durante il fine settimana ha eseguito i controlli su 150 attività; di questi, ci sono stati sei casi di locali che non hanno rispettato le normative.
Si tratta di due bar, due agenzie di scommesse e due attività di ristorazione, tra il Centro Storico, Chiaia, Mergellina ed il Vomero. Secondo quanto riportato da Ansa, le attività sono state tutte sanzionate. Durante l’operazione sono stati fatti anche dei controlli a campione sui clienti nei locali: in un caso c’è stato chi non si è fatto scrupoli ed è entrato nel locale (già sanzionato) pur non essendo in possesso del green pass. Chiaramente anche quest’ultimo è stato multato. Tutti i verbali sono stati quindi inoltrati alla Prefettura di Napoli, che dovrà stabilire se verranno presi ulteriori provvedimenti specialmente per i locali che non hanno effettuato i dovuti controlli.
D’altronde, alcuni giorni fa è stata pubblicata sui social anche la lista dei locali che affermano esplicitamente di non chiedere il green pass, dichiarandosi no green pass e alcuni, no vax.
Ricordiamo che le multe, per i clienti che non hanno il green pass ma che accedono ugualmente al locale al chiuso, e per gli esercenti che non lo chiedono all’ingresso sono per entrambi molto salate: vanno da 400 a mille euro. Oppure, nel peggiore dei casi è prevista la chiusura del locale (da 1 a 10 giorni), che scatterà invece qualora la violazione avvenga per tre volte in tre giorni diversi.