Brucia da più di 24 ore ormai il Monte Tifata a Caserta: dalla tarda serata di martedì 10 agosto, fino ad ora.
Due grossi incendi hanno letteralmente carbonizzato la montagna, sul versante di San Leucio e verso San Prisco, mandando in fumo ettari su ettari di vegetazione e mettendo in pericolo la fauna che ci vive.
Il rogo a causa delle alte temperature e del vento, si è propagato, rendendo difficili le operazioni di spegnimento. Intanto si indaga sulle cause e non è escluso che possano essere di natura dolosa. L’incendio sta devastando un’area che comprende più territori: Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, San Felice, Cervino.
Molti sono i video e le foto pubblicate sui social, poiché le fiamme hanno lambito abitazioni e chiese. Da brividi sono le immagini della Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis circondata dall’incendio. Intanto continua il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta contro gli incendi boschivi che si sono sviluppati soprattutto in questi giorni di caldo torrido.
Da ieri pomeriggio quattro squadre, due ordinarie e due squadre specializzate negli incendi boschivi, sono impegnate nel vasto incendio che si è sviluppato inizialmente in località San Leucio per spostarsi successivamente verso il versante del comune di Sant’Angelo in Formis ed il versante del comune di San Prisco. Per fermare l’avanzata delle fiamme è intervenuto anche il supporto aereo di un elicottero proveniente dal nucleo elicotteristi Vigili del Fuoco di Pontecagnano. Richiesto anche un ulteriore supporto di un aereo Canadair che sta arrivando da Roma. Sul posto si trova anche il DOS ( Direttore operazioni di Spegnimento) per coordinare da terra l’attività aerea.