Manfredi diventa meridionalista e rivendica i soldi del Recovery: “Spenderemo bene”
Ago 19, 2021 - Francesco Pipitone
Gaetano Manfredi fa sua la battaglia già intrapresa dai circa 600 sindaci della rete Recovery Sud, che rivendica la giusta ripartizione e assegnazione del Recovery Fund, concesso dall’Europa all’Italia per superare il divario tra Nord e Sud. Elemento essenziale per la candidatura dell’ex rettore è stato il Patto per Napoli, ovvero la promessa di interventi speciali per la città che adesso è alle prese con debiti risalenti ai decenni scorsi ed anteriori all’amministrazione de Magistris.
Manfredi e il divario tra Nord e Sud
“Tra le ragioni che mi hanno spinto a sollecitare il Patto per Napoli c’è la lotta alla sperequazione tra Nord e Sud su temi decisivi quali i livelli essenziali di prestazioni, la distribuzione delle risorse e la capacità di attrarre investimenti. L’appello lanciato da numerosi sindaci meridionali, finalizzato a richiamare maggiore attenzione sulle esigenze dei nostri territori rispetto alla ricaduta dei fondi stanziati col Pnrr, va in questa direzione. I Comuni come Napoli necessitano di personale qualificato e maggiore capacità di spesa corrente per realizzare e gestire i progetti del Recovery”.
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I finanziamenti riconducibili al Recovery, infatti, vengono concessi per la realizzazione di progetti già eseguibili. Da questo punto di vista il Sud è, come sempre svantaggiato: la sua economia debole non gli consente di avere un organico adeguato che possa ideare e redigere questi progetti. Ne consegue che, senza di questi, i finanziamenti vanno persi.
“Il presupposto con cui imprimere – continua Manfredi – una svolta rispetto al passato è porre fine all’isolamento istituzionale: soltanto attraverso la collaborazione virtuosa tra Europa, Governo nazionale, Regioni ed enti locali si può vincere la sfida dell’equità territoriale per garantire la qualità dei servizi essenziali ai cittadini. È finita l’epoca del mero rivendicazionismo, ora tocca assumersi le dovute responsabilità dimostrando di saper spendere le risorse pubbliche bene e nei tempi previsti”.
È proprio la sfida intrapresa dai sindaci del Recovery Sud, i quali non rivendicano maggiori risorse, ma quelle che gli spettano: non un euro in più, neppure uno in meno. E sono 60 i miliardi già scippati con certezza al Mezzogiorno, cui se ne aggiungono potenzialmente altri 80 di cui non vi è traccia nei documenti ufficiali presentati dal Governo. Una rapina potenziale di ben 140 miliardi.