Il vaccino anti-covid prodotto da Pfizer è stato definitivamente approvato dalla Food and Drug Administration, novità che ha spinto il professor Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, ad ipotizzare l’introduzione dell’obbligatorietà.
Il farmaco finora era stato utilizzato grazie ad un’autorizzazione d’emergenza ottenuta lo scorso 11 dicembre per far fronte all’emergenza covid. Attualmente è il primo vaccino, tra quelli attualmente somministrati, a ricevere l’approvazione completa. L’uso emergenziale del siero resta per la fascia che va dai 12 ai 15 anni.
La decisione è stata presa sulla base dei risultati delle analisi, relative all’efficacia e alla sicurezza del farmaco, condotte su oltre 40 milioni di vaccinati. Di qui le parole del prof. Crisanti che, intervenuto a ‘In Onda’ su La7, ha spiegato: “Il processo di revisione avviene per tutti i vaccini. C’era un’epidemia e per facilitare la distribuzione è stata data un’autorizzazione in via emergenziale che è diversa dall’approvazione che è arrivata adesso”.
“L’approvazione è un processo che richiede la presentazione di dati molto più complessi e numerosi. Adesso il vaccino è definitivamente approvato e ha tutte le caratteristiche di quelli più comuni come quello della pertosse, del morbillo e altri”.
“Io penso che questo toglie qualsiasi alibi. Potrebbe aprire la strada al tema dell’obbligo perché è un vaccino approvato diverso da quello utilizzato in via emergenziale. Ciò significa che certifica che non ci sono rischi per le persone quindi viene giustificato anche l’obbligo della vaccinazione” – ha concluso.