Manfredi presenta il suo programma per Napoli: “Città policentrica, la precondizione è che i servizi funzionino”


Il candidato a sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha presentato questa mattina il suo programma elettorale presso il Circolo Artistico Politecnico della città. Un programma che tiene conto delle varie coalizioni che lo appoggiano (Pd, Movimento 5Stelle, Leu) e della crisi post pandemia.

Queste le parole dell’ex rettore della Federico II:

Il programma che presentiamo è nato dopo un confronto di tre mesi di campagna elettorale ed è espressione della città. Un programma che nasce dopo l’incontro con i cittadini, con esperti e anche con napoletani che vivono fuori. I punti principali partono da una considerazione: dobbiamo puntare allo sviluppo della città, abbiamo bisogno di crescita, di lavoro, di prospettiva di una città che negli ultimi anni si è fortemente impoverita basta vedere gli ultimi dati sui redditi pro capite riguardo l’occupazione sono drammaticirispetto la media nazionale. Vogliamo una città che sia aperta al lavoro e agli investimenti affinché ritorni a essere un punti di attrazione. Dobbiamo far leva sulle potenzialità, come il porto. Dobbiamo avere una città che sia in grado di trasformarsi in base alla trasformazione digitale e ambientale con una nuova industrializzazione.

E poi il tema del turismo, oggi ci sono di nuovo i turisti ma è un turismo povero, mordi e fuggi con permanenze brevi. Dobbiamo riqualificare l’offerta turistica e lavorare sul brand della nostra città e raccogliere flussi turistici di qualità, puntando sull’arte, la musica, il cibo. Dobbiamo pensare non solo a Napoli ma a tutta la Campania, pensiamo alle isole, alla costiera Sorrentina e a tanti altri attratto. Dobbiamo quindi presentare un’offerta turistica integrata e poi la grande anima della nostra città che è la sua dimensione culturale. E’ un luogo post moderno dove la cultura popolare si fonde con la cultura alta, elitaria. E’ un grande patrimonio che dobbiamo trasformare in una grande fabbrica di cultura, come fattore economico. Napoli deve essere luogo di attrazione di livello mondiale, e la sua contaminazione non deve essere fattore di confusione ma di attrazione. La precondizione di tutto è una città che funzioni meglio, dove i trasporti funzionino, dove ci sia decoro urbano, verde, più ordine e sicurezza. Maggiore vivibilità significa maggior qualità della vita e maggior opportunità per la città.

Dobbiamo avere una riorganizzazione amministrativa della città, che sappia amministrare cioè più personale e più qualificato. Dobbiamo pensare al decentramento amministrativo credo ci voglia una riforma per dare più peso alle municipalità, guardando quindi alle differenze che ci sono. Dobbiamo immaginare anche alla trasformazione urbanistica della città, si parla tanto a 15 minuti. Io ho coniato una definizione diversa: una città policentrica, fatta di tanti centri offrendo servizi di qualità di prossimità e dare delle vocazioni. Per esempio nella zona occidentale, il luogo dell’intrattenimento a San Giovanni i temi più legati all’innovazione. Abbiamo un grande problema delle partecipate e di gestione del patrimonio comunale“.


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