Speranza: “Oltre il 70% degli italiani vaccinati”. Ricciardi: “Terza dose necessaria ad anziani e fragili”
Set 01, 2021 - Chiara Di Tommaso
La soglia del 70% degli immunizzati, fondamentale per raggiungere l’immunità di gregge, è stata raggiunta in Italia. A confermarlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook. Il ministro ha poi ringraziato il personale sanitario per quanto fatto in quasi due anni di pandemia.
Queste le parole di Speranza:
“Oltre il 70% degli italiani over 12 ha completato il ciclo vaccinale previsto. È un risultato importante che è stato raggiunto grazie all’impegno di tanti. Un pensiero particolare alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutti i volontari che anche durante l’estate hanno portato avanti una delle più grandi sfide che il nostro Paese abbia dovuto affrontare“.
Il vaccino quindi resta l’unica arma contro il covid. Un’arma che però è a ‘scadenza’ dato che dopo alcuni mesi gli anticorpi iniziano a calare. Per questo il consigliere del Ministro Speranza, Walter Ricciardi, conferma l’importanza e l’urgenza di una terza dose. Intervistato questa mattina da Sky ha dichiarato:
“Quello che sta succedendo e che stiamo osservando è che gli anziani e le persone fragili vaccinate a gennaio e a febbraio stanno esaurendo la loro protezione. Cioè pian piano questa protezione si attenua, gli anticorpi scendono e di fatto queste persone si trovano nuovamente vulnerabili, quindi vanno riprotette. E allora dobbiamo partire proprio da loro, cioè dalle persone che sono state vaccinate per prime, quelle per esempio nelle residenze sanitarie assistenziali, gli ultraottantenni, cioè le persone più fragili che nel momento in cui non le riproteggessimo si troverebbero vulnerabili di fronte a questa variante Delta, soprattutto se stanno in luoghi particolari come le residenze sanitarie assistenziali. Io credo, entro l’autunno, dovrebbe essere in partenza, innanzitutto per queste persone, e poi pian piano vediamo, perché c’è anche il problema degli operatori sanitari. Gli operatori sanitari, noi ci siamo vaccinati tra gennaio e febbraio quindi anche per noi, ovviamente con diversità individuali vale lo stesso discorso“.