La morte di Gennaro Leone, giovane pugile ucciso a soli 18 anni in una rissa, ha sconvolto profondamente l’Italia intera. A provocare la sua morte un ragazzo altrettanto giovane, di 19 anni, che ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee secondo le quali non era sua intenzione uccidere Gennaro.
Secondo quanto riporta Caserta News, le dichiarazioni in questione sono state rilasciate durante l’udienza per la convalida del fermo davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. “Non volevo ucciderlo“, ha dichiarato il 19enne napoletano sottoposto a fermo, aggiungendo poi: “Sono dispiaciuto per quanto successo e chiedo scusa alla famiglia di Gennaro”.
Il giovane aveva ammesso la sua colpevolezza ai carabinieri già poco dopo la rissa con Gennaro Leone, anche se l’arma utilizzata non è ancora stata ritrovata. I due ragazzi si conoscevano, dal momento che frequentavano la stessa scuola superiore, ma sembra che non avessero avuto diverbi in precedenza.
Il 19enne è attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, e dovrà rispondere dell’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Nel frattempo, a Caserta è stata organizzata una fiaccolata per ricordare Gennaro Leone. Il corteo si svolgerà sabato 4 settembre nel centro storico cittadino, ed è stata incoraggiata la partecipazione dei giovani del posto.