Alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia nove minuti di applausi dopo la proiezione del film “È stata la mano di Dio“, nuova pellicola del pluripremiato Paolo Sorrentino. Grande emozione per il regista napoletano, che si è mostrato con gli occhi lucidi, commosso dal grande successo riscontrato dal film. Si tratta di un film intimo ed estremamente personale, che racconta dell’adolescenza e della perdita dei genitori a soli 16 anni: una storia tratta dal vero che ha toccato l’animo di tutti alla Mostra.
“È stata la mano di Dio” narra della storia di un ragazzo nella Napoli degli anni Ottanta, il 17enne Fabietto Schisa: un ragazzo impacciato che vive in una famiglia straordinaria e amante della vita, fino a quando alcuni eventi cambieranno del tutto la sua esistenza. Uno è l’arrivo a Napoli dell’idolo del calcio Maradona, l’altro è un drammatico incidente che farà toccare il fondo al ragazzo, indicandogli la strada per il suo futuro.
La trama del film si basa sulla storia di vita dello stesso Sorrentino, cresciuto al Vomero insieme ai genitori Tina e Sasà. A sorprendere la sua infanzia felice un evento drammatico: durante un weekend a Roccaraso i genitori rimasero vittime di una fuga di monossido di carbonio sprigionato da una stufa e morirono. Paolo Sorrentino si salvò grazie alla sua passione per il Napoli: infatti quel giorno, per la prima volta, gli fu concesso di andare a seguire la sua squadra del cuore in trasferta e vedere dal vivo il suo idolo, Diego Armando Maradona.
Nei ruoli principali, interpreti di questa storia emozionante in lizza per il Leoncino d’oro, troviamo Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri e Massimiliano Gallo.