“In questo momento al Cotugno abbiamo la subintensiva con pochi posti disponibili e la terapia intensiva con un solo posto libero. Stiamo parlando di una struttura punto di riferimento per le malattie infettive e quindi la maggior parte delle persone vengono qui.” sono le parole del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Maurizio Di Mauro.

Durante il suo intervento nella trasmissione Barba&Capelli, condotta da Corrado Gabriele, Di Mauro ha spiegato che i posti sono occupati principalmente da non vaccinati. “Il rammarico è che più del 90% sono tutti non vaccinati, 100% quelli in terapia intensiva.- spiega a Radio Crc Targato Italia – Il vaccino è la barriera necessaria contro il Covid e per renderlo meno aggressivo.”

Il direttore dell’azienda dei Colli sottolinea quindi la sicurezza dei vaccini, affermando che le controindicazioni del farmaco sono statisticamente irrilevanti.  “Abbiamo vaccinato milioni di persone nel mondo. La Regione sta facendo un miracolo, le Asl chiamano a casa e De Luca ha posto l’obiettivo di due milioni di vaccinati entro fine ottobre.”

Non vaccinati in terapia intensiva, Di Mauro: “Il Covid ha la stessa aggressività iniziale”

“Il Covid ha ormai la stessa aggressività iniziale con questa variante.” È per questo motivo che, come lui stesso afferma, all’interno dell’azienda ospedaliera sono pochissime le persone non vaccinate. Questo piccolo gruppo, ovviamente, non è impegnato nell’assistenza, chi lo era è stato allontanato. “Ho personalmente avuto il Covid-19 e mi sono vaccinato.” aggiunge Di Mauro. Nonostante aver avuto il Covid generi anticorpi, spiega il direttore dell’azienda dei Colli, il vaccino fornisce immunità durature. “I consigli del ministero sono quelli di somministrare un’unica dose a chi ha contratto il virus. Chi ha avuto il Covid quindi deve vaccinarsi, monitorare gli anticorpi e fare anche il richiamo se serve.”

“Abbiamo un’età media più bassa oggi di 40-50 anni senza vaccino.–  conclude Di Mauro – Chi sviluppa la patologia da non vaccinato è lo stesso della I fase con polmoniti molto gravi.”