La terza dose del vaccino anti covid è sempre meno un’idea e sempre più una quasi certezza. L’Ema (Agenzia europea del farmaco) ha iniziato a valutare una domanda per l’uso di una dose di richiamo di Comirnaty, il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech. La dose in questione sarebbe da somministrare 6 mesi dopo la seconda dose a persone di età pari o superiore a 16 anni.
Ema – al via la richiesta per la terza dose Pfizer
Lo comunica lo stesso ente regolatorio Ue, sottolineando che separatamente sta anche valutando i dati sull’uso di una terza dose aggiuntiva di un vaccino a mRna – Comirnaty o SpikeVax (il prodotto di Moderna) – in persone gravemente immunocompromesse.
Il Governo italiano, capitanato da Mario Draghi, si era detto favorevole alla somministrazione della terza dose di vaccino e anche di un eventuale obbligo vaccinale. Chi invece si opposto a questa possibilità è l’Oms, che ha additato i Paesi ricchi di volersi appropriare delle dosi che dovrebbero spettare a quelli poveri.
“Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose” – aveva detto Soumya Swaminathan, chief scientist dell’Oms. “La priorità al momento deve essere quella di aumentare le coperture nei Paesi che ancora non hanno avuto accesso ai vaccini ogliendo dosi alle persone non vaccinate i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti“.