Ritornare nella propria terra, dopo averla lasciata in cerca di riscatto. E’ così che si può sintetizzare la storia di una nostra lettrice, Cristina, che nel fiore degli anni, 30, ha deciso di ritornare nella sua Napoli. Stanca della Germania, o meglio, desiderosa di ricostruirsi un futuro migliore nella propria città, sfidando le avversità che l’avevano costretta a quel viaggio della speranza.
La sua priorità era quella di consegnare un futuro migliore per sè e per sua figlia tredicenne. Barista precaria, salario basso e condizioni di lavoro che la portano alla drastica decisione. Parte così per la florida Germania e dopo qualche mese viene raggiunta dal suo compagno che sposerà.
Adesso entrambi lavorano in un ristorante, trascorrono una vita apparentemente serena. Cristina è in dolce attesa e forse è proprio questa la molla che fa scattare in lei il desiderio di far ritorno a Napoli. La sua volontà è quella di affrontare le avversità di un Paese, quello italiano, in piena crisi economica e che al Sud concede poco spazio alla realizzazione dei propri desideri. Ma lei ormai si è decisa: “Non voglio che mio figlio nasca in Germania, deve nascere a Napoli. Ad ottobre tornerò nonostante la vita qui sia più semplice”.
Sentimenti che rispetto alla partenza si sono completamente rivoltati come un calzino, la Germania sta dando a Cristina quello che lei cercava eppure adesso ha deciso di ritornare alla base: “Io ora sono a casa, lo stato mi paga perché sono incinta. Mi paga tutte le spese mediche, una parte dell’ affitto e un piccolo sussidio. I tedeschi sono ospitali: la maggior parte di loro ama l’italia, e quando sente napoli parla di ‘o sole mio. Adorano la nostra città sebbene subiscano l’influenza negativa della pessima pubblicità che si fa di Napoli all’estero. Ma la mia città mi manca, nonostante le catteverie che si sentono in giro credo sia la città più bella del mondo. Un posto dove se sei in difficoltà tutti cercano di aiutarti per farti andare avanti. Sicuramente non sarà facile trovare lavoro al mio ritorno soprattutto per una donna incinta e penso che dovrà lavorare soltanto mio marito ma ci rimboccheremo le maniche per realizzare qui i nostri sogni”.
Una Napoli spesso additata dai media come un posto pericoloso ma come ci conferma Cristina, Napoli ha gli stessi identici problemi che vivono le altre metropoli d’Europa: “Indubbiamente qui tutto funziona meglio, dai trasporti alla raccolta differenziata, all’assistenza sanitaria e nel lavoro. Ma anche qui ci sono aspetti difficili con città pericolose se cammini di notte e stazioni ferroviarie da evitare soprattutto nel ore serali“.