Il consiglio dei ministri ha approvato da poco il decreto anti covid. Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, dai privati ai dipendenti pubblici. E’ quanto prevede il decreto sull’estensione del certificato verde che ha ottenuto il via libera unanime del Consiglio dei ministri. Il dl è composto da otto articoli e sei pagine appena. Il provvedimento entrerà in vigore il 15 ottobre e sarà valido fino a fine anno.
“La nostra strategia punta sul vaccino come strategia per uscire dalla pandemia. Dal 15 ottobre Green pass a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato. Lo abbiamo fatto per due ragioni: rendere questi luoghi più sicuri e per rendere ancora più forte la campagna di vaccinazione” – ha detto il ministro Speranza.
I no vax non potranno lavorare da casa
Il nuovo decreto, come ha spiegato Speranza, “potenzia la capillarità della rete delle farmacie e la strategia sui tamponi. I test saranno gratuiti per le persone esenti per ragioni sanitarie dalla vaccinazione. Siamo convinti che questo decreto possa contribuire a dare ulteriore spinta a fase di ripartenza. Le limitazioni nelle ultime settimane sono state estremamente limitate. Con vaccinazioni e Green pass possiamo aiutare Italia in questa fase di ripartenza“.
L’obbligo toccherà oltre 23 milioni di lavoratori, ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che ha sottolineato come il governo fosse interessato a chiudere il decreto “in tempi stretti, perché arriva l’autunno e aumenta la probabilità che si formino varianti che bucano vaccini. Abbiamo poco tempo per prepararci. Ecco perché abbiamo spinto per questo decreto, sul modello della scuola: hanno funzionato sia i controlli che i sistemi di monitoraggio. E la scuola è il luogo più complicato: ci sono i ragazzi, i genitori, i docenti, i trasporti. Ci ha dato un esempio che abbiamo applicato al lavoro pubblico e privato, con le stesse sanzioni e le stesse modalità“.
Anche il ministro del Lavoro Orlando è intervenuto sul nuovo decreto. “Stiamo assistendo a una ripresa importante per Italia, con una riconquista in termini occupazionali nel mondo del lavoro, ma c’è fragilità. Stiamo utilizzando lo strumento più efficace al momento per il settore.
Noi vogliamo che le persone si vaccinino, ma ci fermiamo prima dell’obbligo vaccinale. Lasciamo la facoltà della possibilità di utilizzare i tamponi”. Orlando ha poi aggiunto che le sanzioni previste dal decreto “comportano la sospensione ma non devono aver nessun nesso con le sanzioni disciplinari e percorsi che portano al licenziamento, senza pregiudicare il posto di lavoro“.