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Napoli, l’appello di Rosaria mamma di un bimbo disabile: “I condomini ci vessano perché abbiamo fatto costruire una rampa per lui”

Superare le barriere non solo fisiche ma anche mentali. E’ quello che chiede Rosaria, mamma di Francesco, un bellissimo bimbo di 8 anni con grave disabilità. La donna ha deciso di raccontare la sua storia e quello che sta vivendo con alcuni vicini di casa, rei di mostrare poca solidarietà e avanzare pretese assurde e fuori luogo. Tutto parte da una rampa d’accesso e un montascale installate nell’androne del palazzo, utili al piccolo per accedere più facilmente all’ascensore e a casa ma di ‘non gusto’ dei condomini.

ROSARIA SI SFOGA: “CONDOMINI CONTRO LA RAMPA E IL MONTASCALE UTILI A MIO FIGLIO FRANCESCO”

E’ la stessa Rosaria a spiegare quanto sta accadendo in una lunga lettera postata su Facebook dall’Associazione Onlus ‘Vorrei Prendere il Treno‘. Per salire fino al quarto piano, dove abita, la donna ha ottenuto il permesso dei condomini a posizionare, a sue spese, una rampa d’accesso e un montascale:

Mi chiamo Rosaria e sono la mamma di Francesco un bellissimo bimbo di 8 anni, con grave disabilità, causata da danni cerebrali a seguito di un asfissia da parto. Da qualche anno abitiamo al quarto piano di un condominio situato a Pianura (quartiere della periferia occidentale di Napoli). Dopo quattro anni di richieste, questa estate abbiamo finalmente ottenuto il consenso firmato, da parte del condominio, per riqualificare l’entrata del nostro palazzo che non era accessibile alla carrozzina che Francesco usa per muoversi. Abbiamo quindi, a nostre spese, predisposto la rampa per accedere al portone, abbiamo adeguato l’entrata del portone rifacendo alcuni gradini e creando un disimpegno per sostare con la carrozzina per poter poi aprire il portone ed infine abbiamo fatto installare, nell’androne del palazzo, un montascale che porta all’ascensore. La spesa non è stata di poco conto (ventimila euro) ma questo ci ha allmeno alleggerito la fatica quotidiana di salire con la carrozzina fino al quarto piano.

Fin qui tutto normale, ma poi sono arrivate da parte di alcuni condomini pretese assurde:

Dopo questo sacrificio ci si aspetterebbe finalmente un poco di tranquillità e invece no! Alcuni condomini non sono “soddisfatti”: qualcuno ha avanzato pure la richiesta di rifare i gradini perché il colore (tra l’altro scelto da loro tra varie opzioni) non piace. Tutti i giorni siamo vessati con frasi del tipo “dovete rifare tutto”. Oppure “solo dei geni andrebbero ad abitare al quarto piano” (ma cosa ne sanno loro se avevamo alternative?), “avete rotto le scatole con queste opere” ecc.. Il resto più “colorito” ve lo risparmio… Abbiamo fatto tutto secondo legge spendendo tempo e soldi! Tutto è in regola con le autorizzazioni, anche quelle Comunali, e non ci aspettavamo certo gratitudine dai nostri vicini (le opere potrebbero un domani magari, anche solo per i problemi legati all’avanzare dell’età, servire anche a loro) ma nemmeno una simile vessazione…“.

La lettera si conclude con una triste riflessione che dovrebbe però far aprire il cuore e la mente. Perché a volte le uniche barriere che abbiamo sono nella testa:

Abbiamo a che fare con condomini privi di senso civico ed empatia? Insomma delle cattive persone che per un mero capriccio vogliono farci affrontare altre spese oltre quelle già sostenute? Vorrei tanto credere che non sia così e so che forse questa mia denuncia non servirà a nulla ma mi piacerebbe tanto che magari, qualcuno di loro, leggendola, si rendesse conto che quello che stanno facendo non aiuta certo una famiglia che di problemi, e ben più seri, ne avrebbe già abbastanza!“.

AGGIORNAMENTO

Dopo l’articolo, alla nostra redazione è arrivato questo appello. Una donna ci ha chiesto se era possibile pubblicare il punto di vista di alcuni condomini, con una parziale rettifica a quanto detto da mamma Rosaria.

Buongiorno volevo informarvi che nella notizia del condomino contro la rampa disabile non vi hanno raccontato la verità, in quanto il condominio non ha avuto nessun problema ad autorizzare i lavori, inoltre la corrente elettrica per l’utilizzo quotidiano del montascale e la manutenzione la paga il condominio e per certo le dico che una parte dei condomini ha contribuito economicamente alle spese. Comprendo l’amarezza della signora ma non è giusto raccontare cose che non corrispondono alla verità anche perché è un condominio di anziani per la maggior parte che vivono di pensione e davvero per molti era impossibile contribuire. Per onor del vero attendo un vostro chiarimento com’è giusto che sia, ripeto comprendo l’amarezza della signora per una spesa onerosa ma è sempre giusto dire la verità“.