Il nuovo Polo pediatrico regionale prende forma. E’ De Luca a presentare il progetto che prevede un’unica sede a Napoli Est che diventerà un’eccellenza della sanità campana per quanto riguarda le cure dei più piccoli. 480 posti letto in una struttura che potrà contare di tecnologia avanzata.
De Luca mostra con orgoglio il nuovo Polo Pediatrico Regionale che farà di Napoli una grande città al pari passo delle altre capitali europee:
“Siamo impegnati in un programma gigantesco di rinnovamento di tutto il sistema ospedaliero della nostra Regione. Realizzeremo nei prossimi anni 5 o 6 ospedali completamente nuovi, per altri interi padiglioni e stiamo facendo su Napoli un’opera di valorizzazione delle eccellenze. Siamo partiti già con le progettazioni e siamo alla vigilia delle gare dei lavori per il Ruggi di Salerno, Sessa Arunca, Giuliano, si va verso il raddoppio di quello di Pozzuoli, Nola, Solofra. Uscire dal commissarimento e intercettare un miliardo e 300 milioni di euro per le risorse dell’articolo 20 è stato fondamentale. Oggi abbiamo anche i fondi per la sanità nel piano di ripresa nazionale, la Regione rimane ad oggi la più penalizzata nel riparto del fondo nazionale. Una delle vergogne politiche. 200 milioni andranno al nuovo grande polo pediatrico regionale con il nuovo Santobono. Abbiamo troppe eccellenze in aree urbane congestionate e in spazi ridotti da rendere difficile la fruizione ospedaliera e bloccare il flusso di mobilità attiva. Stiamo ragionando sul potenziamento del Santobono che immaginiamo come un’eccellenza europea allo stesso livello del Bambin Gesù, del Gaslini. Per la verità noi pensiamo di andare più avanti. Già oggi con i suoi circa 500 posti letto diventiamo la più grande struttura pediatrica d’Italia. Facciamo su Napoli anche un’operazione urbanistica, stiamo costruendo un Polo ospedaliero a Napoli Est. Abbiamo quasi completato il percorso dell’Ospedale del Mare, abbiamo individuato un’area pianeggiante facilmente raggiungibile perché per collegate sia con mezzi privati che di trasporto pubblico. Sta nascendo in quell’area una cittadella ospedaliera, si sta ridisegnando un pezzo della città di Napoli, ammodernandola a livello delle grandi capitali d’Europa. Questa cosa mi appassiona perché è una delle carte del futuro di Napoli, progettare e realizzare un pezzo della Napoli del 2000. Stiamo parlando di progetti che richiederebbero per gli standard italiani 15/20 anni, ere geologiche, noi puntiamo a completare tutto per 3 anni. Sia per la zona di Piazza Garibaldi-Porta Nolana che per le grandi strutture ospedaliere che intendiamo organizzare. Dobbiamo avere tempi nostri, campani, non dell’Italia. Non siamo più esempio di inefficienza e nulla dal punto di vista delle opere pubbliche. Dovranno essere dei gioielli anche dal punto di vista dell’architettura contemporanea. Partiamo già da subito con la gara per realizzare i progetti esecutivi, a fine aprile prossimo contiamo di partire per la gara”.