È una spirale senza fine, un grido di allarme che risuona ogni giorno in ogni angolo del pianeta, quello delle donne vittime di violenza. Ormai non passa neanche una settimana senza che circoli la notizia di una donna picchiata, minacciata, o addirittura uccisa da chi diceva di volerle bene. Ma nessuna di noi è sola contro questa barbarie: è questo che vuole dire la città di Bacoli con la Sibilla illuminata di rosso.
La straordinaria opera di Jorit, completata a maggio dello scorso anno, adorna il centro storico di Bacoli e funge da porta d’ingresso alla Piscina Mirabilis. La Sibilla è lì a ricordarci che siamo in un luogo che ha visto fiorire la civiltà, la filosofia, e anche le lotte sociali. La sacerdotessa cumana che nell’Eneide guida Virgilio negli Inferi è lì come monito della forza e dell’importanza delle donne.
Da ieri sera la Sibilla è stata illuminata di rosso, come segno di vicinanza a tutte le donne che hanno subito o subiscono violenza. Queste le parole con cui il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Ragione, ha commentato l’avvenimento:
“La Sibilla di Jorit si illumina di rosso. In ricordo di tutte le donne uccise dalla violenza di belve disumane. È uno dei simboli di Bacoli. Vogliamo sensibilizzare la città su una strage senza fine. La Sibilla, rossa. Come il sangue delle tragedie. Non lontane da noi. E che, spesso, si consumano a pochi metri da casa nostra. Nel silenzio.
Dobbiamo fare di più per aiutare le donne che subiscono violenza. Ascoltarle, sostenerle. Sempre. Ad ognuna di loro dico di denunciare. Senza paura. Senza vergogna. Noi, ci siamo. Le forze dell’ordine sono al vostro fianco. Dateci una mano a sconfiggere questa piaga. Nessuna deve essere lasciata sola. Nessuna.
Insieme, per evitare nuovi lutti. Insieme, per evitare nuova sofferenza. Abbiamo bisogno dell’impegno di ognuno. Di tutti. Di tutte. Non una di meno. Un passo alla volta”.