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Napoli, un ordigno esplode nel cortile di un Palazzo di Ponticelli: feriti lievemente mamma e figlio

NAPOLI – Poteva provocare danni maggiori l’ordigno rudimentale che ieri sera è stato piazzato nel cortile di un condominio del quartiere di Ponticelli. L’esplosione infatti ha investito in pieno la vetrata di un’abitazione ferendo una mamma e suo figlio che al momento del botto si trovavano in casa.

ESPLODE UN ORDIGNO A PONTICELLI: FERITI MAMMA E FIGLIO

I due sono stati immediatamente soccorsi e medicati sul posto avendo per fortuna subito solo lievi escoriazioni. L’esplosione è avvenuta in via Piscettaro e secondo le agenzie di stampa, il reale obiettivo era un pregiudicato che abita nel condominio. Un avvertimento quindi di tipo camorristico.

Negli ultimi mesi sono aumentati gli spari e gli episodi di criminalità nel quartiere, per questo il “Comitato di liberazione dalla camorra” ha deciso di lanciare un messaggio su Facebook ai residenti della zona e un appello allo Stato affinché garantisse sicurezza:

Sappiamo che la battaglia per liberare Ponticelli dall’arroganza e protervia della camorra è lunga. L’ordigno esploso ieri sera nel cortile di un condominio in via Piscettaro contro l’abitazione di un esponente del clan è purtroppo l’ennesima conferma. La deflagrazione ha infranto i vetri anche di un’altra abitazione ed alcune schegge hanno colpito una mamma e un bambino. Siamo preoccupati perchè nella periferia Est di Napoli, le strade, i rioni e i cortili continuano ad essere campi di battaglia.

L’ennesimo attentato dinamitardo è avvenuto a 50 metri da dove sorge il monumento per le vittime innocenti dell’agguato del 11 novembre del 1989 quando una paranza di killer fece fuoco all’esterno del bar gelateria Sayonara. Il ‘Comitato di liberazione dalla camorra’ ancora una volta sottolinea l’importanza di tenere accesi i riflettori sui quartieri di Ponticelli, San Giovanni a Teduccio e Barra. Al terrore camorrista continuiamo a rispondere con la mobilitazione e le iniziative messe in campo in questi mesi con associazioni, cooperative, volontariato, comitati, scuola e chiesa. Il nostro appello lo rivolgiamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine affinché oltre a mettere in sicurezza il territorio, si costruiscano vere e concrete opportunità per dare una alternativa di vita“.