Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella interviene nella vicenda di Koulibaly, condannando apertamente gli insulti razzisti rivolti al difensore azzurro.
In un post sul suo profilo Instagram, Nardella ha pubblicato un’immagine bianca e nera con una scritta semplice ma eloquente: “Il razzismo non vive a Firenze”. Ad accompagnare l’immagine un suo commento: “Victor, André-Frank, Kalidou: a nome di Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del @officialsscnapoli allo stadio non rappresenta la città e non rappresenta la @acffiorentina, che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità“.
Anche il sindaco di Firenze, dunque, esprime la propria solidarietà nei confronti di Koulibaly e degli altri giocatori azzurri che, ancora una volta, si sono ritrovati a pagare le spese di una piaga dilagante nel mondo del calcio e non solo: il razzismo.
In precedenza anche la stessa Fiorentina si è fortemente dissociata dai cori razzisti e ha espresso la propria vicinanza a Koulibaly per questo vergognoso episodio. Il dg Joe Barone ha chiesto personalmente scusa al difensore azzurro, e ha ribadito come certi episodi siano inaccettabili.
Intanto, sul web continua l’ondata di solidarietà nei confronti del difensore del Napoli. Tra i tanti personaggi famosi che hanno alzato la voce contro il razzismo vi è lo scrittore partenopeo Maurizio De Giovanni: “Scimmia. Lo hanno chiamato scimmia. Questo superuomo. Questo ragazzo intelligente e gentile, sorridente e profondo, solidale e amorevole. Scimmia. Questo campione assoluto.
Che altro vi serve, uomini da niente che gestite il calcio, per chiudere uno stadio, per dare una penalizzazione? Scimmia. Venite a dircelo in faccia, vigliacchi infami. Noi scimmie siamo pronti. Per favore: nessuno dica più che è meglio ignorarli. Non è più tempo per questo”.