Il Trading online, conosciuto anche con l’acronimo inglese TOL, consiste nella compravendita di strumenti finanziari tramite internet. In Italia è arrivato solo nel 1999, quando il “Nuovo Regolamento Consob di attuazione del Testo Unico dei mercati finanziari” ne ha regolamentato gli aspetti.
Esso consente l’acquisto e la vendita on-line di strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, futures e titoli di stato (contempla anche la vendita allo scoperto). Tra i vantaggi di questa operazione online ci sono i minori costi di commissione richiesti all’investitore e il potersi informare sull’andamento di un titolo per fare la migliore scelta d’investimento.
Trading online, le diverse tipologie di operatori
Gli operatori sui mercati finanziari possono essere divisi in:
– soggetti istituzionali, che hanno ingenti capitali (banche, fondi d’investimento, hedge fund, ecc.) non propri
– soggetti retail, categoria che comprende trader privati che operano con capitali propri
A seconda del tipo di operatività si possono individuare:
– trader discrezionali, che decidono senza sistemi automatici, basandosi sulle proprie capacità di analisi;
– trader semi-discrezionali (o semi-automatici), che si aiutano con elementi automatici nel processo di analisi
– quant trader, le cui strategie si basano su analisi quantitative derivate da computazioni matematiche,
Gli speculatori e gli investitori si dividono a seconda dell’orizzonte temporale delle proprie operazioni:
– Scalper, le cui posizioni vengono aperte e chiuse in pochi secondi o minuti
– Day trader, minor numero di operazioni e tempo medio più ampio
– Multiday trader (o swing trader), con un orizzonte temporale superiore alle 24 ore
– Trader di posizione, le strategie durano oltre i 30 giorni.
– Trading matematico, metodo che combina complessi modelli matematici per l’elaborazione algoritmica a bassa e alta frequenza
I rischi del Trading
Esistono tante società in Italia, che offrono vere e proprie piattaforme. Essendo una forma di speculazione, si consiglia di verificare bene e ricordarsi che si ha a che fare con con un servizio altamente rischioso. Le società che forniscono questo servizio sono regolamentate dal CONSOB, e bisognerebbe affidarsi a loro per evitare truffe.
Dove imparare a farlo a Napoli
Il trading online si può imparare a farlo a Napoli e molte sono le realtà commerciali verso questa nuova forma di guadagno tramite il web. Diversi sono i corsi istituzionali organizzati da enti di formazioni accreditati dalla Regione Campania, riconosciuti su tutto il territorio europeo. Ci si può formare sia a distanza, sia con esercitazioni in aula e merita una menzione particolare il percorso che offre l’accesso al livello base di Analisi Tecnica in riferimento alla previsione dei mercati finanziari. Inoltre si può accedere agli esami “DITA”, per apprendere le dinamiche trading.
Trading online: cos’è la vendita allo scoperto
L’operazione finanziaria chiamata “vendita allo scoperto”, o anche vendita a nudo (in inglese short selling), consiste nella vendita di titoli non direttamente posseduti dal venditore, ma presi in prestito dietro il versamento di un corrispettivo. Si tratta di un’operazione finanziaria di tipo speculativo e non può essere considerata uno strumento d’investimento.
Molti principianti ignorano anche solo la possibilità di vendere allo scoperto e quindi perdono l’opportunità di guadagnare quando i mercati scendono. E’ la grande potenzialità di questa tecnica: generare profitti anche quando i mercati sono negativi. Il venditore, in questo caso, prende in prestito titoli da una banca o da un intermediario finanziario che li vende sul mercato per ricomprarli ad un prezzo inferiore. Quindi essa si presenta come un prestito di titoli, per il quale il venditore paga un interesse al prestatore e il suo ammontare dipende dalla durata del prestito.