Il problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania tiene banco nelle sedi di discussione apposite e ora anche a Caserta. E’ infatti in arrivo un biodigestore che sorgerà a Ponteselice, a pochi passi dunque dalla Reggia di Caserta. Un impianto che potrebbe essere nocivo non solo per gli abitanti della zona ma anche per i turisti, per non parlare delle problematiche legate all’importanza e alla svalutazione di un’area storica come quella della Reggia.
Una location che da ora in poi non potrà più essere cambiata, nonostante il sindaco di Caserta Carlo Marino, – in lotta per il ballottaggio in città – abbia detto che fosse pronto a discutere sul cambio di localizzaizone.
A confermare la vicenda è la senatrice Vilma Moronose, presidente della XIIIª commissione permanente ambiente e territorio del Senato, schierata contro il Governo Draghi sin da prima che si formasse. “Il Comune di Caserta ha trasmesso la documentazione alla Regione Campania per mettere in moto l’iter procedurale di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per il biodigestore. Un atto che mette nero su bianco la volontà dell’ente di farlo sorgere in località Ponteselice a pochi metri dalla Reggia di Caserta. Location che da questo momento in poi non si potrà più cambiare.
“Io sarò come sempre – prosegue – al fianco di tutti i comitati, associazioni e cittadini che da anni hanno avversato la realizzazione di questo impianto nocivo per il territorio sotto tutti i punti di vista, e che oggi con l’avvio ufficiale dell’iter in Regione Campania non resta che continuare a combattere“.
La senatrice, spiega poi sul proprio profilo Facebook – i costi per la costruzione di questo impianto: “Per questo impianto il Comune è stato destinatario di circa 2,6 milioni di euro a titolo di anticipo su un totale di 26 milioni di euro, concessi dalla Regione Campania a valere sui fondi europei.
Acconto in parte già speso dal Comune per le numerose consulenze affidate ogni qualvolta proponeva una nuova location. Inoltre le risorse spese, nel caso non si dovesse realizzare l’impianto, il Comune dovrà restituirle, aprendo di fatto un grosso buco nelle casse pubbliche, probabilmente provocando un danno erariale serio” .
La Moronese ribadisce poi il concetto che è impossibile cambiare la location del biodigestore di Caserta. Il Comune dovrà compiere tutti gli adempimenti e provvedimenti tecnici ed amministrativi entro il 31/12/2022 altrimenti dovrà restituire tutte le somme.