Cura dei tumori, De Luca: “Risultati straordinari. Isolate 2 molecole che inibiscono le cellule oncologiche”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della presentazione dello studio realizzato dal Policlinico Vanvitelli di Napoli, ha annunciato che sono stati raggiunti grandi risultati anche nel campo della ricerca oncologica.

De Luca sulla ricerca oncologica: “Risultati straordinari”

L’azienda ospedaliera Vanvitelli ha avuto il merito di introdurre in Italia la prima terapia genica oculare che ha permesso a dieci bambini, con forma di malattia ereditaria della retina, di riacquistare la vista. Di qui la soddisfazione del Governatore: “Risultati straordinari. Il fatto di essere la prima realtà d’Europa in fatto di clinica oculistica rivolta all’età pediatrica è qualcosa che deve riempirci di orgoglio”. 

“Tra i pazienti curati dalla Vanvitelli non c’era nessun campano. Alcuni provenivano dal Piemonte, dalla Lombardia, presentate come eccellenze del nostro Paese. Credo sia arrivato il momento di fare anche in questo campo un’operazione verità. Stiamo riducendo drasticamente i flussi di mobilità passiva. Più amplieremo l’informazione sulle cose che abbiamo in Campania più questi flussi sono destinati a ridursi fino ad azzerarsi. Stiamo riducendo i viaggi della speranza al Nord. Le famiglie non saranno più obbligate ad andare addirittura a Parigi o in Germania per curare i propri bambini”.

La Campania continua, dunque, a puntare sulla ricerca anche in altri campi: “E’ in atto una rivoluzione nel campo della medicina, della sanità, della ricerca. Spesso siamo inondati da stupidaggini, in qualche caso da notizie diffamatorie, al punto da perdere di vista il dato fondamentale”. 

“Voglio ricordarvi che abbiamo investito risorse imponenti, parliamo di 140 milioni di euro su un’altra linea di ricerca che è quella oncologica. Vi presenteremo a breve dei risultati straordinari già prodotti. Sono state isolate due molecole che hanno un effetto inibitorio sulla moltiplicazione delle cellule oncologiche e stiamo lavorando per la sperimentazione clinica in un Paese nel quale per avere l’autorizzazione da parte delle autorità centrali bisogna fare un calvario”.

“Si è deciso di fare la sperimentazione clinica negli Stati Uniti d’America per non perdere tempo. In Italia bisogna avere il supporto di grandi aziende farmaceutiche. Questo va bene ma non può essere un motivo di blocco della sperimentazione clinica. Stessa cosa stiamo facendo sul covid. Anche qui è in atto una sperimentazione interessante”.


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