Sono ormai cominciate le 24 ore di allerta meteo arancione su Napoli e provincia, e molti di noi già staranno immaginando i danni enormi che il maltempo avrà provocato e di cui dovremo tenere il conto a fine giornata. In quest’ottica stupisce non poco il provvedimento adottato dal Comune di Napoli: i parchi e cimiteri sono stati chiusi, per tutelare i cittadini, ma anche con l’allerta arancione le scuole restano aperte.
In questo il nuovo sindaco Gaetano Manfredi si mostra decisamente in controtendenza rispetto al suo predecessore de Magistris. Piuttosto che fare un confronto tra le due amministrazioni comunali, però, occorre soffermarsi sulla situazione attuale che si è determinata con questa nuova allerta meteo.
È ormai noto che la combinazione micidiale delle conseguenze del cambiamento climatico (con allerte meteo connesse) e della scarsissima manutenzione sia capace di produrre a Napoli danni colossali. A ottobre non ha fatto neanche il tempo a cadere la prima pioggia che l’uscita di Fuorigrotta verso Soccavo e Pianura è stata chiusa per una voragine.
Come da prassi, sono sempre le zone periferiche quelle a pagare il conto più salato del forte maltempo. Il mese scorso a Pianura era addirittura scoppiato un chiusino, mentre a Scampia e Frullone si era allagata la metropolitana, quella stessa metro che tante volte apostrofiamo come “la più bella del mondo” ma a quanto pare è ben lontana dall’essere ai primi posti per efficienza.
Vogliamo ricordare, inoltre, la situazione ai confini della realtà che si era creata a Fuorigrotta. A inizio ottobre, con la prima ondata di maltempo, le strade del quartiere si sono allagate completamente, creando il caos e impedendo anche alle auto di procedere.
Insomma, viene da chiedersi su quali presupposti l’amministrazione comunale di Napoli abbia deciso di lasciare le scuole aperte in vista di un’allerta meteo di media criticità. Giovani e personale scolastico oggi si ritroveranno ad affrontare il maltempo, con i pochi mezzi a disposizione e sperando di non ritrovarsi catapultati in qualche disavventura.