L’attore Gianfranco Gallo non ha tollerato alcune parole pronunciate da Iva Zanicchi, a sua detta offensive nei confronti di suo padre Nunzio, celebre cantante scomparso nel 2008, e di tutti i siciliani rimarcando quegli stereotipi che ancora una volta infangano il Sud.
Lo scorso venerdì la Zanicchi è stata intervistata da Peter Gomez nel corso della trasmissione ‘La confessione’. In quell’occasione il conduttore le ha chiesto cosa pensasse di Silvio Berlusconi e delle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto negli anni.
Di qui la risposta della cantante: “Io non ci credo neanche se lo vedo e nemmeno che Dell’Utri sia un mafioso. E’ un uomo gentilissimo e coltissimo. Certo che se lei vive a Palermo e fa parte di una delle famiglie più buone magari qualche contatto ce l’ha. O no?”
La Zanicchi, poi, parla della sua esperienza personale: “Sa quante volte sono andata a cantare in Sicilia. Ho delle foto che se gliele faccio vedere…lasciamo perdere tutti ‘sti’ boss. Quando sono andata a New York cantavamo al Madison Square Garden dove hanno avuto difficoltà anche i Beatles a cantare lì, poi arrivava Nunzio Gallo e ci andava a cantare, secondo lei perché? Io li ho conosciuti, correttissimi, ho anche le foto con loro”.
Una frase che non è andata giù a Gianfranco Gallo per il fatto che la Zanicchi, parlando di rapporti mafiosi, si schiera in difesa di Berlusconi e Dell’Utri tirando in ballo suo padre e i siciliani. Di qui lo sfogo dell’attore: “In questa intervista fai riferimento a mio padre nel peggiore dei modi e senza alcun motivo. Di Berlusconi tessi le lodi, affermi che Dell’Utri ‘condannato per fatti di mafia’ è una bravissima persona ma ‘Certo,se lei vive a Palermo qualche contatto ce l’ha o no?'”.
“Ma non ti basta aver offeso tutti i siciliani. All’improvviso il genio. Per difendere la tua tesi dici che tutti voi (voi chi?) ‘conoscete’ chiunque per lavoro, però poi per fare un esempio dici: ‘Noi cantavamo al Madison Square Garden di New York. Lì avevano difficoltà ad andarci i Beatles, poi arrivava Nunzio Gallo , andava a cantare al Madison Square Garden. Secondo lei perché?'”.
Non esita, poi, a dare spiegazioni sull’esibizione del padre al Madison Square: “Nunzio Gallo ha cantato dovunque anche a La Scala di Milano per esempio. Tu , cara Iva, hai mai cantato lì ,a La Scala? Credo di no. Nemmeno se fossi stata amica di Al Capone. Forse mio padre cantava al Madison perché nel 1957 vinse Sanremo. O forse perché andò a rappresentare l’Italia all’Eurofestival di Francoforte. O ancora perché all’epoca gli emigranti italiani lo richiedevano”.
Infine tira le somme del discorso della Zanicchi: “Ricapitolando. Berlusconi ‘è una persona perbene’, Dell’Utri ‘non è un mafioso ma è intelligentissimo, coltissimo’ e Nunzio Gallo invece cantava perché era amico degli amici. Sono indeciso se querelarti o richiedere un TSO”.
In molti hanno appoggiato l’indignazione di Gianfranco che, a mezzo social, ha difeso la sua famiglia e le sue origini: “Gli avvocati faranno il loro lavoro. Grazie a tutti per la solidarietà e la stima mostrate verso la mia famiglia di attori, cantanti, artisti. Io mi sento un napoletano nel mondo perché Napoli è un mondo e in ogni parte del mondo c’è Napoli”.
“Mi sento un napoletano lontano dagli stereotipi, un napoletano vero: libero, nobile e popolare ma proiettato nel futuro. Napoli è e deve continuare ad essere avanti. E mi sento meridionale, sempre e per sempre, perché non si può non esserlo finché ci saranno dei ‘settentrionali’ non per connotazioni geografiche ma per presunta superiorità”.