Un robot al posto dei medici per iniettare i vaccini, il Sindacato Infermieri non ci sta: “Siamo arrivati a questo?”


Un robot, che usa la piattaforma ‘cobi’, potrebbe sostituire medici e infermieri e accelerare le procedure di vaccinazione per il covid. Questa particolare tecnologia infatti inietta il vaccino direttamente nel muscolo e senza ago ed è stata sviluppata presso l’Università di Waterloo, in Ontario, da una start up canadese.

UN ROBOT AL POSTO DEI VACCINI: LA DENUNCIA DEL SINDACATO

Come spiegato da Nima Zamani, co-fondatore e CTO di Cobionix:

Soluzioni autonome come Cobi potrebbero proteggere gli operatori sanitari, ridurre i costi sanitari e migliorare i risultati per i pazienti. La natura autonoma di Cobi riduce anche drasticamente i requisiti infrastrutturali delle cliniche vaccinali che potrebbero aiutare a raggiungere le popolazioni in aree remote con accesso limitato alle cure mediche“.

Non la pensa allo stesso modo però il sindacato degli Infermieri Nursing Up con il presidente De Palma che si schiera contro la possibilità di vaccini effettuati tramite robot senza il personale sanitario. Non un attacco specifico a questa nuova tecnologia ma a chi chiede a gran voce di usarla.

Un medico chirurgo continua a proporre da tempo l’utilità di un robot da Lui creato. Stiamo parlando di un sistema che, secondo la sua poco condivisibile visione, cambierà in meglio il nostro deficitario sistema sanitario, almeno per quanto concerne la qualità delle somministrazioni dei vaccini.

Sobbalziamo letteralmente dalla sedia quando l’interessato sostiene che questa macchina avrà lo scopo di sostituire il personale specializzato infermieristico, potrà velocizzare le operazioni di vaccinazione e ci consentirà, sempre a suo dire, di “risparmiare” i costi di tanti professionisti, in quanto basterà un solo infermiere a presiedere 15-20 dosi inoculate dal robot. Siamo arrivati davvero a questo? E’ questo il messaggio che stiamo dando ai nostri cittadini nel tentativo di ricostruire la bistrattata sanità italiana? E’ questo ciò che si attendono i nostri cittadini per tutelare la loro salute? Una macchina con a capo un infermiere che presiede le operazioni come in una catena di montaggio? Ci fa specie che tale proposta arrivi da un medico, da un uomo, da un professionista che ogni giorno combatte con le sue mani per salvare vite umane“.


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