Procida Capitale della Cultura, De Luca: “Centinaia di eventi e 350 artisti coinvolti”
Nov 22, 2021 - Veronica Ronza
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca è intervenuto nel corso della presentazione del programma per Procida Capitale della Cultura 2022. La cerimonia inaugurale si terrà il 22 gennaio del 2022 dando inizio ad una rassegna di eventi di portata internazionale.
De Luca su Procida Capitale della Cultura: “Centinaia di eventi”
Per l’occasione seguiranno 330 giorni di attività con 44 progetti declinati in circa 150 eventi con oltre 350 artisti coinvolti. La cerimonia inaugurale avrà inizio il 22 gennaio 2022 con un grande evento dalla terraferma all’isola, 6 spettacoli, per un totale di circa 8 ore e con più di 100 artisti coinvolti, tramessi in diretta streaming.
Queste le parole del Governatore: “Abbiamo voluto dare un quadro di insieme di un ventaglio di iniziative straordinariamente ampio. Procida ma è un simbolo, una leva per promuovere iniziative culturali, storia, ricordi, modernità, futuro”.
“E’ stato davvero un grande riconoscimento, una grande vittoria del coraggio, della fiducia oltre che dei contenuti di un progetto culturale. Procida è l’amplificatore di un contesto più ampio, straordinariamente ricco di storia, bellezza ambientale, cultura. Sta di fatto che oggi è all’attenzione mondiale“.
“Dobbiamo implementare questa occasione per promuovere tutto il nostro mondo. C’è stato un tempo nel quale Roma era l’impero. Il retroterra ambientale, culturale di Roma era in larga misura la fascia costiera che va dai Campi Flegrei alle nostre isole. Abbiamo delle cose significative di quell’epoca a Capri, nei Campi Flegrei, a Pozzuoli, Baia. Un ambiente davvero unico nel quale si ritrovava 2000 anni fa la classe dirigente, la grande borghesia, gli intellettuali di quello che fu l’impero”.
“Ho visto che nelle motivazioni che hanno portato a scegliere Procida c’è anche la poesia. C’è la possibilità di trasmettere in un tempo aspro segnato da violenze diffuse, volgarità, nuove forme di oppressione e alienazione, anche il senso di valori antichi. Il fatto di essere un’isola evoca il mare e questo evoca valori non finti. Poesia anche perché è un’occasione per riannodare alcuni fili che riguardano la cultura del Mediterraneo”.
“Avremo 350 artisti impegnati e centinaia di eventi. Stiamo lavorando per realizzare due grandi eventi simbolo tali da avere una ricaduta internazionale nel campo della musica e della cultura campana. Stiamo pensando a un grande evento musicale di valore mondiale e a un grande evento conclusivo”.
“Un evento del genere per come lo abbiamo pensato è un impegno non banale dal punto di vista organizzativo. L’Eav ha lavorato ad un programma di potenziamento del trasporto, dal 1 aprile al 30 ottobre avremo trasporto gratuito sull’isola. Ci saranno trasporti agevoli per tutta la giornata e collegamenti marittimi implementati”.
L’attenzione è rivolta anche alla situazione sanitaria: “L’Asl ha programmato un potenziamento di interventi strutturali nell’ospedale di Procida, del distretto sanitario 36 per l’acquisizione di nuove tecnologie. Abbiamo acquistato un gommone sanitario per arrivare in tempi rapidi a Monte di Procida in caso di emergenze sanitarie. Prevista anche l’utilizzazione di un drone per il trasporto di sangue, farmaci, tamponi, defibrillatori, tutto ciò che può essere utile in caso di emergenza”.
“Spero che venga fuori un’immagine della Campania completamente diversa da quella che per decenni è stata trasmessa. Vorrei che arrivasse anche in questa occasione l’immagine di una terra che è in grado di accettare pienamente la sfida dell’efficienza, del rigore e dell’organizzazione”.
L’evento, tuttavia, dovrà fare i conti con l’andamento dell’epidemia: “L’incognita del covid non può non destare qualche preoccupazione. Verificheremo con grande attenzione nelle prossime settimane l’evoluzione dell’epidemia. Io mi auguro che anche questo evento spinga quanti più nostri concittadini verso atteggiamenti responsabili soprattutto i più giovani per i quali registriamo un aumento preoccupante di contagi ma anche per consentirci di tornare alla vita normale”.