Napoli, la proposta di GreenCare: matrimoni civili nella Cassa Armonica della Villa Comunale.
Matrimoni civili nella Cassa Armonica della Villa Comunale di Napoli. L’idea è di Benedetta de Falco, presidente dell’Associazione Premio GreenCare, che in una lettera al sindaco Gaetano Manfredi e all’assessore comunale al Verde, Vincenzo Santagada, propone che venga estesa alla storica struttura realizzata nel 1877 la possibilità di celebrare, tra marzo e ottobre di ogni anno, matrimoni civili (attualmente è possibile soltanto nella Sala della Loggia del Maschio Angioino).
“In questo modo – evidenzia de Falco – con le tariffe di concessione erogate dalle coppie di sposi, si potrebbe creare un fondo con risorse da impegnare per la manutenzione ordinaria e straordinaria del manufatto e del giardino storico, tra i più belli nella disponibilità dei napoletani”. E sposarsi in Villa Comunale significherebbe “per gli stranieri pronunciare il sì in un luogo di grande cultura, tutto affacciato sul lungomare tra i più belli del mondo, rendendo la cerimonia indimenticabile. Per i napoletani, invece, sviluppare un sentimento di appartenenza al giardino storico, sia da parte degli sposi che dei familiari, a tutto vantaggio della nascita e crescita di un senso civico più rispettoso di questo bene comune di grande valore”.
“Naturalmente – continua la presidente di Premio GreenCare – tenuto conto del prestigio storico della Villa Comunale, sarebbero vietate quelle azioni che recano danno o provocano degrado, anche momentaneo: penso al lancio del riso, all’elevato volume dei microfoni, ai buffet. Si potrebbe anche ipotizzare una figura dedicata alla cura dell’iniziativa e al controllo dello spazio, magari scelta tra i percettori del reddito di cittadinanza”.
E’ uno dei gioielli della Villa Comunale di Napoli. La progettò Enrico Alvino nel 1862, ma fu realizzata soltanto nel 1877. E’ costituita da una pedana circolare con montanti di ghisa e con la cupola in vetri bicromi, mentre colonnine di ghisa e traliccio metallico ne costituiscono la leggera ed elegante struttura. Per lunghi anni si è esibita qui la Banda della città di Napoli diretta dal maestro Raffaele Caravaglios. Di fronte alla Cassa Armonica fu aperto a fine Ottocento il famoso Caffè Vacca, che fu tra i primi caffè letterari della città, frequentato assiduamente da grandi nomi della cultura e dell’arte, tra i quali Salvatore Di Giacomo. Affollatissimo la domenica in occasione dei concerti bandistici il Caffè Vacca fu poi distrutto dai bombardamenti durante l’ultimo conflitto