Poteva essere una strage quella avvenuta ieri sera in un bar di Arzano, alle porte di Napoli. Una sparatoria durante la quale sono state colpite e ferite cinque persone. Tra questi Salvatore Petrillo, 29enne con precedenti, che ora è ricoverato in prognosi riservata ed è in pericolo di vita.
Arzano, sparatoria in un bar
Petrillo, ricoverato nell’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, è considerato legato al clan camorristico della 167 (dal nome dell’omonimo complesso di edilizia popolare). E’ ritenuto dagli investigatori l’obiettivo dell’agguato nel bar.
Vincenzo Pio Merolla, 18 anni, è ricoverato anch’egli nell’ospedale di Giugliano in pericolo di vita e ricoverato in prognosi riservata. Anche Luigi Casola, 39enne, è stati colpito ed è ferito a una gamba. Secondo gli investigatori sono tutti e tre legati al clan della 167.
Tra i feriti, c’è anche Mario Abate, 61 anni, estraneo alla criminalità organizzata. L’uomo era lì per caso, infatti si era recato nel bar per prendere una birra dopo il lavoro.
“Agguato camorristico in un bar ad Arzano. Cinque feriti. Poteva essere una strage. Siamo in pericolo. Noi e i nostri figli. La camorra ha avvelenato le nostre vite. Occorre un sussulto di civiltà. Da parte di tutti. Padre Maurizio Patriciello“, tuona Padre Maurizio Patriciello.