Il professor Paolo Antonio Ascierto continua a dare lustro alla città di Napoli: il medico del Pascale ha ricevuto il premio “Don Paolo Capobianco” per la sua attività di contrasto alla pandemia, in particolare per lo sviluppo della “cura Ascierto” adottata in tutto il mondo.
Si è tenuta ieri a Gaeta la seconda edizione del Premio nazionale “Don Paolo Capobianco”, dedicato alla carismatica figura di Mons. Capobianco, ancora amatissima a Gaeta. Don Paolo Capobianco dedicò la sua vita alla comunità di cui faceva parte, ma anche allo studio, producendo un’infinita serie di testi di storia locale.
Questa seconda edizione è stata quasi del tutto monopolizzata dal tema Covid. Lo spirito, come sottolineato dai fondatori del premio, Daniele Elpidio Iadicicco ed Alberto Simione, è quello di premiare chi con il proprio lavoro, in qualsiasi ambito, riesce a fare la differenza nel territorio in cui vive.
Dopo il saluto dei Sindaci presenti è stato il turno della presentazione del Comitato Scientifico guidato da Gigi Di Fiore, scrittore e giornalista del Mattino. Di Fiore è stato proposto ed eletto Presidente del Premio, essendo stato il primo lo scorso anno a riceverlo.
A completare il comitato Don Guerino Piccione, parroco di Itri; Lino Sorabella, giornalista e scrittore ed il Dott. Aldo Treglia, presidente del Centro Studi SA Formia. I Premi sono stati realizzati anche quest’anno dal Duca Massimo Patroni Griffi.
Primo ad essere premiato è stato il Presidente Baia della Protezione Civile di Gaeta che, grazie al lavoro di supporto alla popolazione in questa fase di pandemia, ha meritato assieme al suo gruppo una “menzione speciale” del Premio. Ha seguire è stato il turno del Premio nazionale Don Paolo Capobianco per i giovani, assegnato quest’anno a Leandro Dinia, premiato dal Sindaco di Ventotene per la sua tesi su San Magno e sui Santi di Fondi.
A seguire un commosso Marchese Alessandro Bisleti ha ritirato il “Premio nazionale Don Paolo Capobianco per la solidarietà” a nome dell’Ordine di Malta, Delegazione granpriorale di Veroli. Lo SMOM, grazie anche ai suoi volontari, ha saputo affrontare questi anni di emergenza, divenendo indispensabile al sistema di sostegno ai più deboli.
Il Premio è stato consegnato dal Sindaco di Gaeta Mitrano che ha confermato all’Ordine di Malta il grande valore ed impegno sul campo. A chiudere questa edizione è stato il Presidente Gigi Di Fiore che ha premiato il grande Professore Paolo Ascierto, oncologo dell’ospedale “Pascale” di Napoli.
Il “Premio nazionale Don Paolo Capobianco per la questione meridionale”, non poteva dunque che andare ad Ascierto, come letto nelle motivazioni. Con sobrietà ed in assenza di spirito di protagonismo, il professore ha lavorato ed è riuscito, con il protocollo che porta il suo nome (approvato anche dall’EMA) a ridurre la mortalità dei malati gravi per Covid del 13%. Risultati, questi, ottenuti e certificati da mesi anche dall’OMS.