Torre del Greco. Tensione ieri sera al termine della gara Turris-Taranto. I corallini hanno perso in casa con la squadra pugliese mentre un gruppo di tifosi si è scontrato con i supporters della squadra avversaria.
I fatti sono avvenuti all’incrocio tra piazza martiri d’Africa e via Marconi. Intanto continuano da ieri sera le indagini della polizia per identificare i responsabili degli incidenti e ci sono già i primi due fermi. Sette poliziotti sono stati ricoverati in ospedale a causa delle ferite riportate negli scontri.
Sulla vicenda è intervenuto Antonio Matrone, Segretario Generale Vicario partenopeo del Sindacato indipendente di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: “Mi occupo da anni dei diritti dei poliziotti dell’area sud di Napoli, pur non essendo interessati da grandi manifestazioni sportive, quali ad esempio gare del massimo campionato di calcio, purtroppo però dobbiamo registrare continuamente vili aggressioni alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato e del Comparto sicurezza in generale. Ieri sera al termine dell’incontro di calcio tra le compagini di Turris e Taranto, durante la scorta ai tifosi ospiti siamo stati vigliaccamente aggrediti da un gruppo di delinquenti, pseudo tifosi della Turris, che pur di colpire gli antagonisti non ha esitato a ferire dei poliziotti colpevoli solo di fare il loro lavoro. Al momento si conterebbero sette feriti tra il personale del Commissariato Torre del Greco e del Reparto Mobile di Napoli. A loro va tutta la mia solidarietà e vicinanza.”
Sulla stessa lunghezza d’onda sono le dichiarazioni di Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale del COISP, il quale ha aggiunto: “Il mio primo pensiero va ai feriti, in particolar modo ai poliziotti del IV Reparto Mobile di Napoli del Commissariato vittime del vile attacco, quasi di stampo camorristico, da essi subito ad opera di delinquenti, i quali sicuramente nulla hanno a che fare con il tifo, quello sano. A loro va tutta la mia solidarietà. Non è plausibile che donne ed uomini in divisa escano di casa per andare a fare il proprio dovere e debbano ritrovarsi in ospedale solo perché un gruppo di criminali, perché questo è l’unico termine che possa etichettare tali personaggi, decide di fare giustizia sommaria contro tifosi della squadra avversaria. Ed è solo grazie alla grande prontezza e professionalità dei poliziotti che si è evitato lo scontro. Questo non è più tollerabile! Siamo stanchi di dover fare la conta dei feriti dopo ogni servizio di ordine pubblico. Ho chiesto ai miei collaboratori di seguire da vicino la vicenda e di fornire il massimo supporto ai colleghi feriti; auspichiamo che la Giustizia faccia rapidamente il suo corso ed esortiamo il Questore di Napoli affinché prenda provvedimenti perché queste persone non debbano mai più avvicinarsi ad un impianto sportivo”.
In riferimento ai disordini verificatisi, in area distante dallo stadio “Liguori”, al termine della gara disputata contro il Taranto, la S.S. TURRIS CALCIO esprime la propria ferma condanna e ribadisce massima collaborazione con le Forze dell’ordine nell’individuazione di ulteriori eventuali responsabili, in modo da dare rapida applicazione ai conseguenti provvedimenti restrittivi.
È forte lo scoramento in seno alla dirigenza dopo gli sforzi condivisi in primis con la Lega Pro per iniziative finalizzate a riempire nuovamente di sana passione gli stadi, di pari passo con le graduali riaperture al pubblico, con una emergenza epidemiologica non ancora del tutto superata.
“In un momento storico come quello che viviamo – dichiara il presidente Antonio Colantonio – episodi del genere, seppur ascrivibili ad una isolata minoranza di facinorosi, sono ancora più gravi e non sono assolutamente di supporto a chi, ancora in queste ore, deve assumersi responsabilità forti, a livello nazionale, per consentire alle persone perbene di continuare a vivere le emozioni dello stadio, in quello spirito di tifo sano e lealtà sportiva che, devo dire, la maggioranza dei tifosi della Turris interpreta. I protagonisti degli episodi di mercoledì sera, invece, meriterebbero gli stadi ancora chiusi. Non è tollerabile che la partita di calcio debba diventare causa di disagi e disordini per la vita della nostra comunità cittadina. Il solo pensiero che la Turris possa esserne indirettamente il pretesto mi provoca un imbarazzo enorme. Sono proprio questi gli episodi – aggiunge Colantonio – che spogliano di entusiasmo e fanno poi allontanare dal mondo del calcio presidenti come il sottoscritto che, unitamente agli altri dirigenti, profondono ogni giorno sacrifici e sforzi per portare avanti un progetto di crescita e conservare una dimensione professionistica che tutte le componenti dovrebbero dimostrare di meritare. I fatti, purtroppo, dicono che a Torre del Greco non è ancora così”.