Covid, boom di casi tra giovani e bambini: +46% di ricoveri in una settimana
Dic 29, 2021 - Veronica Ronza
Con l’incremento dei contagi da covid e la diffusione della variante Omicron cresce il numero dei ricoveri anche fra giovani e bambini: a segnalarlo è l’ultimo report della Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, relativamente all’intervallo temporale che va dal 7 al 28 dicembre.
Covid, più ricoveri anche fra giovani e bambini: il report Fiaso
La Fiaso, rendendo noti i dati rilevati dagli ospedali sentinella (21 strutture ospedaliere e 4 ospedali pediatrici disposti sul territorio nazionale) ha evidenziato un tasso di crescita dei ricoveri del 13,7% contro il 7% della settimana precedente. Preoccupa, in particolare, l’aumento delle ospedalizzazioni che coinvolgono i cosiddetti no vax: il dato è cresciuto del 46% mentre l’incremento dei pazienti vaccinati nello stesso periodo si è fermato al 19%.
Nei reparti ordinari la presenza di non vaccinati è del 54% mentre nelle terapie intensive si assiste ad incremento di pazienti del 18%. Anche in rianimazione l’aumento dei non vaccinati risulta maggiore rispetto a quello dei soggetti immunizzati (21,6% contro il 10%).
I non vaccinati rappresentano circa il 71% del totale dei ricoverati in rianimazione dove il range di età dei pazienti va dai 21 agli 85 anni, coinvolgendo dunque anche i giovani. Il dato di occupazione relativo ai vaccinati, invece, scende al 29%: qui il paziente più giovane ha 35 anni, il più anziano 90. La Fiaso precisa che tra i vaccinati in rianimazione l’84%, e dunque la maggioranza, aveva completato il doppio ciclo vaccinale da oltre 4 mesi e non aveva ancora effettuato il terzo richiamo.
L’incremento dei ricoveri riguarda anche la fascia pediatrica: nella settimana dal 21 al 28 dicembre le ospedalizzazioni degli under 18 sono aumentate del 46%. Il numero dei bambini ricoverati, in poco tempo, è passato da 44 a 66 con 2 trasferimenti in intensiva. Il 56% dei piccoli degenti ha un’età compresa tra 0 e 4 anni, il restante 44% tra 4 e 18 anni. Di qui l’importanza di sottoporre alla vaccinazione anche la popolazione pediatrica.
“In questa fase occorre guardare meno al numero di tamponi positivi e di contagi e focalizzare l’attenzione sugli ospedali che danno davvero il passo dell’epidemia. Assistiamo a un incremento dei ricoveri ma di gran lunga inferiore rispetto ai numeri di un anno fa” – ha spiegato il Presidente Fiaso Giovanni Migliore.
“I numeri ci restituiscono il quadro di una pandemia che colpisce e corre soprattutto tra i non vaccinati e che tra chi non ha la protezione del vaccino determina le più gravi conseguenze. La copertura vaccinale più elevata riduce, infatti, sia la frequenza dell’ospedalizzazione sia dell’accesso in terapia intensiva. Per questo bisogna andare ancora avanti con la campagna vaccinale e accelerare sulla somministrazione delle terze dosi che rappresentano uno scudo importante contro la malattia da Covid” – ha concluso.