La Campania ad un passo dalla zona gialla. Secondo i dati riportati dal bollettino di oggi, lunedì 3 gennaio, sono 60 i posti in terapia intensiva su 656, ovvero il 9,14%. I posti occupati in degenza ordinaria sono invece 750 su 3.160, una percentuale del 23,73%. Le soglie fissate dal Ministero della Salute per il passaggio dalla zona bianca a quella gialla sono del 10% in terapia intensiva e 15% in area medica, con il secondo valore già superato dalla nostra regione ed il primo purtroppo molto prossimo.
Oggi l’Italia è praticamente spaccata a metà per quanto riguarda la suddivisione in zone. In area bianca vi sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle Aosta, mentre in quella gialla Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Sicilia, Veneto. Dalla prossima settimana la situazione potrebbe evolvere in negativo con un significativo aumento delle regioni in zona gialla, mentre altre potrebbero addirittura tornare in zona arancione che in Italia non si vede dalla scorsa primavera.
Zona gialla: cosa cambia
Con l’introduzione dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto anche in zona bianca, sostanzialmente non esistono differenze con quella gialla. La differenza tra le due zone consisteva infatti nella possibilità in quella più chiara di non portare la mascherina nei luoghi all’aperto. Gli spostamenti non avranno limiti e le attività resteranno aperte. Valgono le regole sul Super Green Pass. Tutto invariato anche in zona arancione, ma solo per i vaccinati. La zona gialla è dunque al momento un segnale di allarme, un invito ad essere più prudenti per evitare la zona arancione e le restrizioni, in particolare per chi non possiede il Super Green Pass.