Prima notte in carcere per Adalgisa Gamba, la 40enne accusata dell’omicidio volontario del figlio. Francesco, il bimbo di due anni e mezzo, è morto nella serata di domenica nella zona La Scala di Torre del Greco.
Chiusa nel carcere femminile di Pozzuoli, la donna attende la data dell’interrogatorio di garanzia, durante il quale i suoi avvocati proveranno ad attenuare la sua posizione che già ha in parte ammesso le proprie responsabilità, tanto da fare dire al procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, che ”il gesto sarebbe riconducibile al fatto che la donna credesse che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna conferma in tal senso dal punto di vista sanitario”.
Resta sotto sequestro anche la salma del piccolo recuperata domenica sera in mare da alcuni giovani. Intervenuti in soccorso della donna dopo avere sentito le urla provenire da una scogliera posta a protezione dell’ultima parte di via Calastro.
Secondo quanto riportato da Repubblica.it, la donna avrebbe detto che il figlio non parlava ancora e aveva il sospetto che fosse autistico. In carcere la donna avrebbe raccontato di non ricordare più nulla di quel momento e di avere ricordi confusi.