Scuola, i sindaci appoggiano De Luca: “Serve una pausa, si rischia un’impennata di contagi”
Gen 05, 2022 - Veronica Ronza
L’Anci Campania, sezione regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, appoggia la proposta avanzata dal Governatore Vincenzo De Luca relativa alla chiusura momentanea delle scuole per frenare l’ondata di contagio che sta investendo il territorio.
Anci Campania sostiene De Luca: sì alla chiusura temporanea delle scuole
Carlo Marino, presidente Anci Campania e sindaco di Caserta, facendosi portavoce delle amministrazioni regionali, rivolgendosi all’Ansa, ha dichiarato: “La situazione dei contagi sta peggiorando, lo dicono i numeri sempre più allarmanti. Il mondo della scuola è in grave difficoltà, nonostante l’impegno strenuo dei docenti e dei collaboratori scolastici. Se si riapre con queste regole si rischia un’altra impennata dei contagi e una Caporetto del piano vaccinale”.
Tra le opzioni avanzate spicca anche l’introduzione del Green Pass base fin dalle elementari ma in particolare si fa leva sulla pausa didattica già richiesta dal Presidente campano: “Chiediamo a De Luca di far sentire al Governo e al Cts la voce dei sindaci per evitare che tutto si scarichi sulle amministrazioni locali e sugli operatori scolastici”.
“Raccogliendo l’appello di numerosi presidi e dei sindacati della scuola suggeriamo uno slittamento delle attività didattiche. Ciò in modo da affrontare con massima serenità questa quarta ondata e attendere che vengano rimodulate le regole da applicare nei casi di contagio nelle classi e i protocolli della didattica a distanza”.
Un provvedimento che, secondo Marino, se non attuato nel breve periodo, rischierebbe di compromettere ulteriormente la situazione sanitaria: “Senza una pausa didattica per garantire la sicurezza di studenti, docenti e personale Ata e senza interventi specifici le scuole della Campania non potranno che trovarsi di fronte ad un aumento incontrollato dei contagi e un totale caos organizzativo”.
Intanto il Governatore ha fatto sapere che se l’esecutivo non dovesse attivarsi in tal senso, in caso di un peggioramento sarà la Regione stessa ad agire ritardando di due o tre settimane il rientro in classe per gli studenti campani.