La Campania in zona gialla quasi certamente da lunedì. Negli ultimi giorni il covid ha fatto registrare una media di quasi 15 mila casi al giorno con la pressione sugli ospedali che è salita notevolmente. Numeri che hanno fatto precipitare la Regione del governatore da De Luca dalla zona bianca a quella gialla ma si teme un passaggio addirittura all’arancione.
E’ quanto trapelato sulle pagine del ‘Mattino’ che spiega come di nuovo ci siano le file fuori ai Pronto Soccorso cittadini. Basta vedere i numeri dei bollettini, già nei giorni scorsi si era superato il tetto minimo, con l’ultimo si è raggiunto il 10% dei posti letto nelle terapie intensive con 73 ricoverati su 656 posti disponibili, ampiamente sforato anche il limite del 15% nei reparti ordinari con 868 pazienti Covid su 3160 posti letto disponibili e un tasso di occupazione del 25,4%. Molti ospedali sono già stati riconvertiti in reparti covid e i medici hanno lanciato appelli al governo e alla Regione affinché si ponga un freno ai contagi che sembrano impazziti. Saltato infatti il tracciamento e il numero di attualmente positivi in Campania è molto maggiore rispetto ai dati ufficiali perché si registrano ritardi nell’inserimento nelle piattaforme. In contemporanea si registra un boom di casi nelle fasce d’età più piccole.
Come spiegato dal presidente dell’Ordine dei Medici del capoluogo campano, Bruno Zuccarelli:
“La situazione è critica, molto peggiore di quanto possa apparire, abbiamo bisogno di aiuto e ne abbiamo bisogno ora. Roma decida per una misura drastica. A fronte di un Covid-19 apparentemente più bando, l’enorme capacità infettiva del virus sta facendo ricadere sui pronto soccorso e sulle terapie intensive un numero enorme di accessi; una quantità di pazienti che il sistema sanitario regionale molto presto non sarà in grado di gestire“.
La zona gialla in Campania sembra quindi inevitabile.