Vincenzo De Luca oggi ha parlato esclusivamente di Covid e di scuola durante la consueta diretta social del venerdì pomeriggio. Oltre ad annunciare la permanenza della Regione Campania in zona bianca e la non riapertura delle scuole elementari e medie il 10 gennaio, il presidente ha denunciato ancora una volta una disparità di trattamento rispetto ad altri territori. La discordia verte sui farmaci antivirali, utili a curare i pazienti ammalati di Covid: in proporzione la Campania viene largamente penalizzata.
“Devo segnalare un fenomeno. Sapete che ad aprile e maggio dello scorso anno ho parlato in polemica con il commissario per l’emergenza Covid di mercato nero dei vaccini, perché quella era la realtà. La Campania è stata per mesi la regione che ne riceveva di meno in rapporto alla popolazione rispetto alle altre regioni. Doveva essere la regione ad avere più attenzione da parte del Governo, perché è la regione con più densità abitativa. È stato tutto il contrario”.
“Ho la sensazione che adesso cominciamo a fare il mercato nero dei farmaci antivirali. Sono preziosi perché ci consentono di decongestionare gli ospedali e di curare a domicilio chi non ha sintomi gravi. Sono state distribuite le dosi di questo farmaco anti virale e la Regione Campania è stata fortemente penalizzata. Alla Campania sono arrivati 480 colli di questi farmaci; all’Emilia Romagna 840 con 1 milione e 300mila abitanti in meno della Campania. Al Lazio, stessa popolazione della Campania, 1680 colli: più del triplo della Campania. Stessa cosa per la Liguria. Alla Lombardia 1080 colli ma per la verità sono adeguati alla popolazione; alla Toscana 1140 e al Veneto 2160”.
“Lo dico chiaro: se continua questa storia ci rivolgeremo alla magistratura penale. Siamo di fronte ad abusi: volevo adoperare un aggettivo pesante, mi fermo perché esiste il codice penale. È vergognoso quello che si sta facendo anche per i farmaci anti virali. Si sono nascosti stavolta dietro un algoritmo elaborato dall’Aifa. Invito il commissario, il Ministero della salute e il Governo a distribuire i farmaci anti virali e poi monoclonali semplicemente in proporzione alla popolazione delle regioni”.