Sono i bambini i più colpiti dalla variante Delta e Omicron del covid. In Italia, circa un contagio su quattro, il 24%, riguarda chi ha meno di 20 anni. A dirlo è la presidentessa della Società italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano, che spiega come nelle ultime settimane siano aumentati i ricoveri nella fascia d’età sotto i 19 anni.
Ma come sottolineato dal governo e dal premier Draghi in conferenza stampa, le scuole resteranno aperte nonostante i numeri diffusi dalla Sip parlino chiaro:
“I casi sono passati da 1.024.963 del 28 dicembre a 1.182.094 del 5 gennaio, e nello stesso arco di tempo di una settimana i ricoveri sono passati da 9423 a 10.082, ovvero oltre 600 in più, le terapie intensive da 263 a 268 ed i deceduti da 35 a 36. Nella fascia 6-11 anni – afferma la Staiano – i casi passano per lo stesso periodo da 343.634 a 392.040, i ricoveri da 1605 a 1711, dunque oltre 100 in più in 7 giorni, le intensive da 38 a 39 ed i decessi 9“.
Ancora troppo pochi i bambini che si sono sottoposti alla vaccinazione:
“Salgono al 16,72% i bambini della fascia 5-11 anni che hanno effettuato la prima dose della vaccinazione anti-Covid, pari a 611mila su 3,5 mln di bimbi per questa platea. Sono in crescita ma ancora pochi, non abbastanza, e si dovrebbe fare di più per incentivare l’immunizzazione di questa categoria anche puntando ad una comunicazione mirata“.
La Campania, come già anticipato da Verdoliva, è fanalino di coda per quanto riguarda il vaccino ai più piccoli:
“C’è una forte differenza tra le Regioni, con la Puglia che si attesta al 30% di bambini vaccinati, la Lombardia al 20% e, agli ultimi posti, la Campania con il 12% e la Sicilia con l’11%“.
Molti sindaci si stanno attrezzando affinché alcune scuole diventino hub vaccinali proprio per incentivare i vaccini tra giovanissimi.