“È stato il secondo grande amore della mia vita“, così Nathaly Caldonazzo ricorda Massimo Troisi. L’attrice che è entrata come concorrente nella casa del Grande Fratello Vip, ha ricordato il suo compagno morto nel 1994 con problemi cardiaci.
Alfonso Signorini le ha chiesto del loro primo incontro: “Fu in un ristorante romano, notai che mi guardava sempre e chiesi alla mia amica cosa volesse, ricordo che andavo anche a vedere i suoi film e non mi piacesse molto per quell’accento. Quando uscì dal ristorante lo salutai e lui mi cercò per molto tempo, riuscì a trovarmi quando il suo migliore amico si mise con la parrucchiera di mia sorella“.
“Siamo stati gli ultimi due anni della sua vita insieme. – continua – Il primo viaggiando, lui non aveva mai viaggiato molto. Poi durante l’ultimo viaggio in Costa Rica lui dimenticò per un po’ le sue medicine e questo ci costrinse a partire subito per gli Stati Uniti“.
“Quando gli stavi vicino – aggiunge la showgirl – sentivi questo ticchettio metallico e lui mi spiegò che fosse il suo cuore. Si era fermato durante una partita di calcio a San Giorgio a Cremano e tutto il paese aveva pagato per lui il viaggio per l’operazione a Houston. Mi disse che dovevamo andare a Los Angeles per parlare con il regista del Postino e poi a fare un controllo a Houston. Nelle prime due settimane pareva essersi ripreso, mentre dopo il controllo il medico fece emergere una realtà durissima, dicendogli che aveva il cuore di un sessantenne e doveva operarsi subito, o lì o in Italia“.
“Scelse di farlo lì, l’operazione non andò bene e rimanemmo per un mese in ospedale. L’intervento non era andato bene, i medici mi dicevano avesse bisogno di un trapianto, ma io provavo a rassicurarlo, dicendogli che saremmo tornati presto, ma non riuscivamo mai a prendere questo aereo. Ce l’abbiamo fatta dopo un mese e mezzo, con le bombole di ossigeno e lui ha voluto ostinatamente fare questo film con il suo cuore. Un film che, in un certo senso, lo ha ucciso“, ha detto.
“L’ultimo ricordo che mi porto dentro è il festeggiamento del mio compleanno il 24 maggio, pochi giorni prima che morisse. Era caduto in una depressione molto forte dalla quale era difficile tirarlo fuori. Il depresso è come un prigioniero con la porta aperta, mi disse lui. Massimo manca come essere umano, come persona che ha sempre preso di mira se stesso, prendendo in giro le sue debolezze. Era di un’umiltà incredibile e allo stesso tempo grandioso. Non credo manchi solo a me, ma manchi un essere umano così nel mondo“, ha concluso l’attrice romana.