Covid, morto Giuseppe medico del 118 che curava gli ammalati a casa: “Veglia su di noi Doc, amavi il tuo lavoro”
Gen 21, 2022 - Chiara Di Tommaso
Ancora una vittima causata dal covid in Campania (ieri il bollettino ne riportava 28). Si tratta del dottor Giuseppe Comodo di 68 anni che durante l’emergenza ha sempre lavorato in prima linea per aiutare gli ammalati gratuitamente. Il medico infatti prestava cure domiciliari ed era molto amato dai pazienti oltre a essere un medico del 118.
MORTO GIUSEPPE MEDICO DEL 118: CURAVA GLI AMMALATI COVID A CASA
Purtroppo il medico è morto all’ospedale di Scafati dove era ricoverato da qualche giorno per complicazioni legate al covid. E’ una sua collega, Tiziana, a scrivere un toccante messaggio su Facebook:
“Non avrei mai voluto scrivere questo post. Hai guarito sotto ai miei occhi centinaia di pazienti…non ti risparmiavi mai, li chiamavi tutti anche tre volte al giorno senza mai tirarti indietro…hai lavorato a natale, capodanno, pasqua e ferragosto, senza mai stancarti…
Amavi la vita immensamente, avevi il potere di ridonare il sorriso e la speranza a chiunque, con la battuta sempre pronta, riuscivi a sdrammatizzare anche la situazione piu’ imbarazzante… non volevi farla la terza dose, dicevi che preferivi andare in pensione anticipata. Ma il tuo senso del dovere ha prevalso. Volevi curare a domicilio i tuoi pazienti covid perché volevi auscultarli. Hai lottato con tutte le tue forze. Hai combattuto la tua battaglia come un leone. Fino a poche ore fa. Io non so come faro’ senza le nostre telefonate quotidiane, le risate, le confidenze. Sono onorata di averti assistito nella cura domiciliare giorno dopo giorno perché medici come te non se ne trovano piu’. Mi hai insegnato tantissimo, ed i tuoi insegnamenti resteranno per sempre. Scalfiti nel cuore e nella mente. Stanotte ho sognato che con la funivia arrivavo in una piazzola dalla quale si scorgeva un panorama meraviglioso, dall’alto. Si distingueva chiaramente Cap d’antibes, le montagne in lontananza e tutta la costa. Forse la tua anima già stava volando al di sopra di noi. Eri un angelo e gli angeli Dio li vuole al suo fianco prima degli altri. Sarà dura senza di te.
Riuscivi a far sorridere anche nelle tragedie. Sempre di buonumore, sempre con il sorriso. Amavi il tuo lavoro ed il tuo lavoro ti ha ucciso. Oggi é una giornata tristissima per me e per tutti coloro che ti hanno amato e stimato. Veglia su di noi Doc, sei il migliore di tutti…ed io sono fiera ed orgogliosa di avere avuto la possibilità di lavorare come tua assistente. Per un intero anno. Ora c’é il vuoto. Il telefono non squillerà ogni due ore. Ma almeno so che tu sei tra le braccia di Dio nel quale credevi fortemente. Dicevi che bisogna fidarsi ed affidarsi alla divina provvidenza. Per ogni paziente che immancabilmente guariva esultavi come un bambino e mi dicevi « Bhé ora lo possiamo licenziare »…Grazie per avermi accompagnata fin qui. Sei stato meglio di un padre per me. Vola alto Doc. Il mondo é un posto troppo ingiusto per le persone integerrime come te. Hai guarito tutti dal covid ma tu non sei riuscito a guarire. Il grande paradosso della vita. Grazie di esserci stato sempre, per tutti. Mi mancheranno i tuoi consigli, dispensati col cuore in ogni ambito ed angolo recondito di vita. Sei insostituibile. Grazie per tutto quello che hai fatto per tutti noi. Dott Giuseppe Comodo, nessuno mai piu’ come te“.
E ancora scrive Nina:
“Lui è il Dott. Giuseppe Comodo, che per 2 anni ha curato GRATUITAMENTE e EXTRA LAVORO centinaia di pazienti con le CURE DOMICILIARI PRECOCI. Lavorava al 118, vaccinato con 3 dosi. Oggi è morto per Covid.
Si è impegnato concretamente e quotidianamente mettendo a disposizione la professionalità, l’esperienza, ed il suo tempo libero, notte e giorno, Natale, Pasqua, vacanze, ferie. Lontano dalle polemiche insulse che riempiono la bocca di molti colleghi che conosco, e dei quali mi vergogno. A lui il ringraziamento per tutto il lavoro svolto nel gruppo, onore e riconoscimento. Credeva molto in Dio, che Dio lo ricompensi per tutto il bene che ha fatto“.
Anche un suo collega del 118 ricorda sui social il medico morto per covid: