Cambia nome il Palazzo di Giustizia di Napoli che da oggi si chiamerà Alessandro Criscuolo. Il magistrato ha fatto la storia della giustizia italiana e partenopea tanto da essere ricordato persino nella Treccani. La cerimonia di inaugurazione è avvenuta questa mattina alla presenza del Ministro della Giustizia, Marta Cartabia.
Il Ministro ha dichiarato:
“La Costituzione è un ponte tra generazioni. Ci è stata consegnata da chi ci ha preceduto ed è destinata a durare nel tempo, per orientare la società anche di chi verrà dopo di noi. Quando mi hanno invitata per questo evento non ho avuto esitazioni, anzi è stata una sorpresa meravigliosa per chi non ha potuto partecipare al suo congedo. E’ un protagonista dell’intera esperienza giudiziaria italiana, anche un modello per tanti giovani che guarderanno a questo nome come un faro. Anche io l’ho incontrato e ho vissuto con lui alcuni anni alla Corte Costituzionale, è stato eletto dalla Corte di Cassazione ed è uno dei rarissimi casi in cui fu eletto al primo turno, un consenso unanime. Quale era il suo segreto? Cosa c’è dietro la sua carriera così fulgida? C’è un grande giurista della grande scuola napoletana e si vedeva. Non meno decisive sono le sue virtù di uomo, capace di diventare un modello e un maestro. Aveva una dote rara, sapeva cedere il passo. Non amava i protagonismi, la ribalta, ma di cuore e volentieri cedeva il passo ad altri con i suoi modi sempre eleganti e raffinati ispirata a quella nobile umiltà che lo caratterizzava.
Mi volle alla Corte Costituzionale a suo fianco, una scelta quasi eversiva perché ero arrivata da poco e appartenevo ad una formazione diversa. Mai mi fece sentire la distanza, il rapporto con lui era facile forse perché aveva un animo davvero mite. Non mi piace comandare diceva, ma la sua era un’autorità che si faceva ascoltare senza mai imporsi. Era sempre circondato da assistenti e collaboratori che lo amavano. Credeva nei più giovani e aveva una grande apertura mentale. Un uomo radicato nella tradizione del giurista napoletano e capace di prese di posizione del tutto moderne e inaspettate. Guardava oltre e valorizzava le giovani generazioni. Dedicare questo Palazzo di Giustizia, uno dei più importanti d’Italia, significa anche continuare a trasferire questo spirito della Costituzione nelle nuove generazioni”.
Presente anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi:
“E’ un riconoscimento alla grande tradizione giuridica napoletana, ad un uomo che è stato uno dei più grandi esponenti della giustizia. Il magistrato Alessandro Criscuolo ha rappresentato le Istituzioni con sobrietà e competenza nell’interesse della collettività. Presidente emerito della Corte Costituzionale, è stato un servitore ‘simbolo’ dello Stato. A lui intitoliamo, oggi, il Palazzo di giustizia, aderendo alla proposta del procuratore di Napoli Luigi Riello. Ringrazio la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, per la sua partecipazione e la sua presenza oggi nella nostra città“.
Alessandro Criscuolo nasce a Napoli il 15 luglio 1937 e muore nel capoluogo partenopeo il 10 marzo 2020. A lui è dedicata anche una pagina sulla Treccani:
“Giurista italiano (n. Napoli 1937). Entrato in magistratura nel 1964, nel corso della sua carriera ha anche lavorato al tribunale e alla Corte d’appello di Napoli. Tra il 1990 e il 1994 è stato componente del Consiglio superiore della Magistratura. Successivamente è stato giudice della Corte di Cassazione, dove ha rivestito anche i ruoli di presidente titolare della sesta sezione penale e della prima sezione civile. Eletto nel 2005 giudice della Corte costituzionale, dal 2014 al 2016 è stato Presidente della Consulta. Le sue sentenze più note sono quelle in materia di diritto di famiglia, diritto societario e fallimentare e diritto comunitario. Cavaliere di Gran Croce ordine al merito della Repubblica italiana (1982)“.