Zone gialle e arancioni: le Regioni a rischio e la situazione della Campania

Volante della Polizia di Stato sul lungomare di Napoli


Con l’incremento dei contagi per alcune Regioni si fa sempre più concreto il rischio di passare in zona gialla o arancione. Stando ai dati diffusi dall’Agenas, infatti, diverse sono quelle che superano le soglie dei ricoveri sia in terapia intensiva che in area medica. L’incidenza, con l’avanzata di Omicron, è elevata su tutto il territorio dunque i cambi di colore saranno decisi in base ai parametri ospedalieri.

Regioni a rischio zona gialla o arancione: quali sono

Al momento le uniche regioni in fascia bianca sono Basilicata, Molise e Umbria che continuano a mantenere una bassa percentuale di posti letto in terapia intensiva (rispettivamente dell’8%, 5% e 8%). In crescita, invece, i tassi di ospedalizzazione in degenza con numeri da zona gialla.

A rischiare il passaggio in zona arancione è il Lazio con il 22% delle terapie intensive e il 32% dei reparti in area medica occupati (ben oltre le soglie del 20% e del 30%). Potrebbe, dunque, aggiungersi al Piemonte (23% terapie intensive e 31% area medica), Abruzzo (21% e 31%) e Friuli Venezia Giulia (24% e 37%). La Valle D’Aosta relativamente ai ricoveri in degenza presenta numeri da zona rossa con un tasso del 53%.

Quanto alla Campania dovrebbe essere riconfermata la zona gialla. Sotto controllo il dato relativo all’occupazione delle terapie intensive, che si attesta al 13%, lontano dunque dalla soglia del 20% che farebbe scattare il passaggio in zona arancione. Al contrario il tasso relativo alle ospedalizzazioni in area medica è in crescita attestandosi al 31%, oltre il limite del 30% previsto per il cambio colore.


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