L’Italia sta per dire addio ad alcune restrizioni. Il picco dell’ondata dovuto alla variante Omicron sembra superata e oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha parlato di nuove aperture e di fine di alcune misure di contenimento. Nel corso del Consiglio dei Ministri, il premier ha anticipato che già dalle prossime settimane sarà stilato un calendario con le graduali riaperture.
A renderlo noto è l’Ansa che riporta le parole di Draghi:
“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese. Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo. Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti“.
Le novità più importanti riguarderanno per il momento il mondo della scuola. L’idea è quella di premiare gli studenti vaccinati, soprattutto delle elementari che non andranno più in dad. Una decisione che si scontra con l’idea di De Luca di non differenziare gli studenti in base al vaccino. La didattica a distanza per gli studenti delle elementari scatterà solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria invece la Dad scatterà dopo 5 casi positivi in classe, per la scuola secondaria se si superano i 2 positivi.
Più restrizioni per i più piccoli che al momento non posso vaccinarsi:
“I bambini da 0 a 6 anni andranno in Dad per cinque giorni se in classe ci sono più di cinque casi positivi al Covid. La Dad scatterà per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina“.