L’Ema, nel dare l’autorizzazione alla somministrazione, ha stabilito che le dosi possono essere ricevute da soggetti che abbiano almeno 18 anni. L’efficacia, dopo la seconda dose che va effettuata a distanza di 21 giorni dalla prima, è del 90,4%. Può essere somministrato a chi ha avuto in precedenza il Covid.
Novavax contiene degli aggregati di proteine molto simili alla proteina Spike del Sars-Cov-2, responsabile della malattia Covid. A questi aggregati viene aggiunta una sostanza che aumenta la risposta immunitaria in modo da produrre quegli anticorpi che sono utili nel prevenire la malattia nel caso in cui si venisse a contatto con il virus. È, come si vede, un vaccino simile a quelli tradizionali e diverso da quelli a mRNA come Pfizer e Moderna.
Il vaccino Novavax può portare diversi effetti collaterali, simili a quelli che si riscontrano con gli altri vaccini ed in ogni caso quasi mai preoccupanti o che non possano risolversi nel giro di qualche giorno. Oltre a reazioni come dolore, arrossamento e gonfiore nel punto dell’iniezione, si possono manifestare più frequentemente affaticamento, dolori muscolari e alle articolazioni, mal di testa, nausea, vomito, febbre. Sintomi invece molto rari sono linfonodi ingrossati e aumento della pressione del sangue ed eruzione cutanea; anche questi spariscono generalmente nel giro di pochi giorni.