Tra gli elementi della propria vettura che ogni automobilista dovrebbe conoscere alla perfezione, per evitare spiacevoli inconvenienti che spesso si possono verificare ma che sono risolvibili in modo molto semplice, ci sono le luci ed i fanali posteriori. Gli elementi luminosi delle auto e di qualsiasi altro mezzo sono fondamentali perché li rendono visibili, specialmente in condizioni complicate come possono essere il buio o la nebbia, oltre a comunicare agli altri utenti della strada quali manovre si stanno per compiere.
Tra i gruppi ottici posteriori abbiamo prima di tutto le luci di posizione, che funzionano contemporaneamente a quelle anteriori. Si accendono da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba. Sono obbligatorie in autostrada, nelle strade extraurbane e nelle gallerie. Ci sono poi le luci retronebbia, che servono ad aumentare la visibilità dell’auto o di altro mezzo in caso di nebbia, pioggia o neve e sono obbligatorie.
La luce di retromarcia si accende quando il veicolo procede all’indietro ed è di norma di colore bianco. Le luci di arresto di accendono quando viene premuto il freno ed indicano, appunto, un rallentamento del veicolo che potrebbe anche fermarsi. I catadiottri brillano di luce riflessa e servono a rendere le vetture più visibili specialmente di notte. Le luci tarda, utili al buio, rendono visibile il numero di targa e si accendono insieme alle luci di posizione. Abbiamo infine le frecce, ovvero gli indicatori di direzione, le quali servono a “dire” agli altri della strada che si sta per compiere una svolta a sinistra o a destra.
I gruppi ottici posteriori sono coperti e protetti da fanali posteriori, generalmente realizzati in plastica, che possiamo sostituire da soli senza ricorrere al meccanico o all’elettrauto nel caso siano diventati vecchi, si siano rotti o semplicemente si vogliano cambiare con altri più belli e moderni.
Il malfunzionamento più comune delle luci posteriori comporta la loro mancata accensione. In tal caso, l’eventualità più probabile è che le lampadine si siano fulminate e quindi vadano sostituite. Il problema potrebbe essere anche un collegamento staccato, un cavo o più cavi rotti, un fusibile bruciato, i contatti ossidati. Altre volte invece si accendono le luci sbagliate, ad esempio se in caso di azionamento del freno si accende la luce di retromarcia: in ipotesi del genere è avvenuto un errore in fase di sistemazione dei contatti che quindi devono essere ripristinati in modo corretto.
Nel parlare di durata delle lampadine delle luci posteriori bisogna certamente prendere in considerazione tipologia e marca. Le luci a led e allo xeno, per esempio, durano più di quelle a incandescenza e anche il grado di luminosità è differente. In media le lampadine a incandescenza sono le più economiche e durano circa 1000 ore, quelle a led anche 100mila ore o tutta la vita della vettura. Quelle allo xeno possono durare da due a quattro volte rispetto alle lampadine a incandescenza.
È possibile provvedere da soli – come accennato sopra – al cambio delle lampadine o dei fanali posteriori – così come quelli anteriori – in maniera piuttosto semplice. In genere l’operazione è molto semplice: è sufficiente smontare il fanale posteriore svitandolo con un cacciavite e, a quel punto, rimuovere la lampadina vecchia e mettere la nuova, oppure montare il fanale nuovo se si sta provvedendo alla sostituzione del vecchio. Il manuale d’uso del mezzo contiene istruzioni più dettagliate in merito, potendo queste ultime variare a seconda dei modelli.